Ostia, colpo da 86mila euro in banca: arrestata la banda. Uno era un vigilante

Ostia, colpo da 86mila euro in banca: arrestata la banda. Uno era un vigilante
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Venerdì 29 Marzo 2019, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 10:59
Un colpo in banca da quasi 86mila euro. Due anni di indagini e l'arresto da parte dei carabinieri. Uno della banda era persino dipendente dell'Istituto di credito: una guardia giurata che forniva servizio di sicurezza. E che sicurezza, verrebbe da dire. Gli esiti dell'attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è stata resa nota oggi con l'esecuzione ad una ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, che dispone misure cautelari per tre soggetti autori della rapina.

I fatti risalgono al 3 febbraio 2017, ai danni della filiale della banca «Monte dei Paschi di Siena», di Ostia - in via Piola Caselli n. 80, che fruttò ai rapinatori un bottino di 85.660 euro. L'ordinanza dispone la misura cautelare in carcere a carico di: R.L. 55 anni, materiale esecutore, già detenuto per analoghi reati, con precedenti specifici per rapine ai danni di istituti di credito; M.M. 60 anni, altro materiale esecutore, anch'egli con precedenti per reati specifici per rapine a banche e portavalori ed una misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del basista L.A. di 41 anni, dipendente dell'istituto di vigilanza che forniva il servizio di sicurezza alla banca.

La rapina del 3 febbraio 2017 iniziò alle 14 circa, momento in cui due individui con il volto travisato ed armati di taglierino, approfittando dell'orario di chiusura della banca, poichè destinato alla pausa pranzo del personale, si introdussero all'interno utilizzando la chiave di sblocco della cosiddetta «bussola antirapina». I malviventi, una volta guadagnato l'accesso, dopo aver minacciato una delle dipendenti, che in quel frangente stava caricando di contante il dispositivo bancomat, si fecero consegnare la somma di euro 85.660.

Sin dalle prime fasi investigative era emerso che i due rapinatori si erano avvalsi della complicità di un basista che aveva fornito le chiavi di sblocco della bussola antirapina, circostanza che consentì loro di accedere liberamente all'interno dell'istituto di credito armati di taglierino.
Tale sospetto è stato effettivamente confermato all'esito delle complesse indagini tecniche svolte dai carabinieri che hanno permesso di identificare e sgominare l'intera banda, compreso il dipendente dell'istituto di vigilanza responsabile del servizio di sicurezza presso quello specifico istituto di credito.
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