Bimbo morto per il latte nella vena: non c'è il colpevole, assolta l'infermiera

Bimbo morto per il latte nella vena: non c'è il colpevole, assolta l'infermiera
di Adelaide Pierucci
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Giovedì 21 Novembre 2019, 09:12

I tentativi di depistaggio sono stati accertati, il colpevole no. Forse non si saprà mai chi, nel giugno del 2012, ha provocato la morte di Marcus de Vega, il neonato in incubatrice rimasto vittima al San Giovanni Addolorata di una trasfusione di latte in vena al posto di una soluzione fiosiologica. Roberta Stanig, l'infermiera, incolpata di omicidio colposo, ieri è stata assolta. Aveva sempre ribadito la sua innocenza. A 7 anni dalla morte a sollevarla dall'accusa una perizia che ha corretto l'orario della somministrazione del latte, e messo nel mirino un altro turno. Il giudice ha quindi disposto la trasmissione degli atti in procura affinché riavvi le indagini, in cerca del colpevole.

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LA SENTENZA
Con la stessa sentenza di ieri è stato invece condannato a dieci mesi di reclusione Gerardo Corea, l'allora direttore sanitario dell'ospedale accusato di omissione di referto, per non aver segnalato subito il caso all'autorità giudiziaria. La condanna del dirigente va ad aggiungersi a quelle, definite in appello con un anno di carcere di due medici e una caposala, accusati oltre che dell'omissione anche di favoreggiamento e frode processuale. I camici bianchi, non solo avrebbero nascosto alla madre del piccolo, una 30enne filippina, la causa della morte del figlioletto, ma avrebbero cercato di trarre in inganno l'autorità giudiziaria (non avvisata) «avviando la salma alla cremazione». Poi bloccata. «A sette anni e mezzo dalla morte», ha dichiarato l'avvocato di parte civile Massimo Argirò «non si è riusciti a far giustizia e la mamma di Marcus non ha avuto un euro di risarcimento». Secondo l'ultima perizia l'errore della flebo sarebbe stato commesso alle cinque del pomeriggio e non tra l'una e le tre del 27 giungo 2012. Solo verso le sei, infatti, il piccolo, che a quattro settimane dalla nascita aveva superato il peso di un chilo e non presentava problematiche, sarebbe diventato cianotico a causa di uno choc multiorgano.

 

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