​Roma. La Sapienza, professore di medicina indagato: «Abusi su una sua allieva, ha tentato di baciarla»

Roma. La Sapienza, professore indagato: «Abusi su una sua allieva»
​​Roma. La Sapienza, professore indagato: «Abusi su una sua allieva»
di Giuseppe Scarpa
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Lunedì 8 Febbraio 2021, 23:04 - Ultimo aggiornamento: 23:23

È saltato addosso alla tirocinante, ha tentato di baciarla. La ragazza, venticinque anni, ha reagito. Lo ha spinto, gli ha gridato contro «ma come si permette?» ed è scappata via sbattendo la porta. Infine lo ha denunciato. L’episodio è andato in scena nello studio dell’uomo lo scorso autunno. L’autore dell’abuso sarebbe un medico e professore sulla sessantina dell’università La Sapienza. Lo specialista è adesso indagato per il reato di violenza sessuale. L’inchiesta, nelle mani del sostituto procuratore Antonio Verdi, è ormai prossima alla chiusura.

Convoca la venticinquenne nel suo ufficio.

Di fatto la chiamata era motivata da questioni lavorative. Niente di strano insomma. Era già capitato in passato di discutere di medicina e di pazienti con la tirocinante. La ragazza, perciò, si è precipitata. 

D’altro canto a convocarla è un professore e medico de La Sapienza. Quindi a metà novembre la giovane bussa alla porta dell’uomo. Il colloquio tra i due è sereno. Ad un certo punto il docente rivolge alcuni apprezzamenti nei confronti della venticinquenne. Niente di volgare, come emerge dalla stessa denuncia. La ragazza intuisce il punto di caduta della discussione e si schermisce. Tenta di riportare il confronto su un piano professionale, secondo la stessa ricostruzione che ha offerto agli inquirenti.

Ci riesce, perché i due parlano nuovamente di medicina. La tirocinante ne è rincuorata. L’incontro tra i due termina. Lei si alza dalla sedia. L’uomo le va incontro. Quella che doveva essere un stretta di mano si sarebbe invece trasformata, secondo la vittima, in un tentativo di abuso. Una ricostruzione che ha convinto gli inquirenti.

Ebbene l’uomo l’abbraccia. Lei si irrigidisce. Lo stupore è elevato. Davvero non immagina di potersi trovare in una condizione del genere. Il professore non cerca di spogliarla né l’aggredisce fisicamente. Cerca in tutti i modi di darle un bacio mentre la tiene stretta tra le braccia. 

A questo punto la tirocinante si divincola. Si libera dalla stretta. Allontana da sé il professore e gli dice: «ma come si permette». L’uomo, secondo la ricostruzione offerta dalla vittima, abbozza delle scuse. Lei scioccata guadagna la porta e va via sbattendola.

La giovane rientra a casa sorpresa. Piange. Si confida con le amiche, con la madre. Riflette sul da farsi. Il tentativo dell’uomo, un suo professore, di baciarla la lascia sgomenta. Alla fine decide che non può tirarsi indietro. Ecco allora che presenta la denuncia. Nel giro di poco tempo gli inquirenti ascoltano le versioni offerte da entrambe le parti. Ciò che viene ribadito dalla ragazza nei minimi dettagli convince gli investigatori. L’uomo viene iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di violenza sessuale.
 

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