Roma, bomba carta nel cortile dell'ambasciata bielorussa: Procura pronta ad aprire fascicolo

Nei pressi dell'edificio è stata rafforzata la vigilanza

Roma, petardi nel cortile dell'ambasciata Bielorussa
Roma, petardi nel cortile dell'ambasciata Bielorussa
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Mercoledì 9 Marzo 2022, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 15:46

Un petardo di grandi dimensioni, definito dagli investigatori come una sorta di «bomba carta», è stato lanciato questa notte all'interno del giardino dell'ambasciata bielorussa a Roma, in via delle Alpi Apuane nel quartiere Montesacro. Il boato è stato percepito in tutta la zona ma per fortuna non ha causato danni. Il personale dell'ambasciata ha immediatamente allertato le forze dell'ordine che si sono recate per effettuare i rilevi.

Non si conoscono gli autori del gesto nè le motivazioni, ma la questura di Roma non esclude che possa trattarsi di un atto dimostrativo contro la guerra in Ucraina.

Al momento sono in corso le indagini ed è stato annunciato che sarà potenziata la vigilanza nei pressi della sede diplomatica. 

Bomba carta in ambasciata, possibile atto dimostrativo contro la guerra

La Procura di Roma è in attesa di una prima informativa della Digos su quanto avvenuto questa notte. Dopo l'arrivo dell'incartamento si procederà formalmente all'apertura di un fascicolo di indagine. Al momento a piazzale Clodio si esclude che il procedimento possa finire all'attenzione dei magistrati dell'antiterrorismo anche se il gesto è con molta probabilità legato al conflitto in Ucraina alla luce anche della posizione presa dal regime bielorusso che sta, di fatto, affiancando Mosca nell'attività militare. 

La Bielorussia non ha uomini schierati in Ucraina, ma è alleata della Russia e ha consentito il passaggio nel proprio territorio alle truppe di Putin, agevolando l'offensiva e l'attacco di Kiev da nord. 

Indagini in corso, si analizzano le telecamere 

Gli investigatori stanno analizzando in primo luogo le telecamere che circondano il villino che ospita la sede diplomatica per capire se le videoriprese hanno immortalato gli autori o l'autore del gesto. Chi indaga vuole in primo luogo chiarire se si tratta di una provocazione di un singolo o se siamo in presenza di una azione «più strutturata». In base a quanto si apprende, comunque, nelle ore successive all'episodio non sono giunte rivendicazioni.

A Roma rafforzati i controlli degli obiettivi sensibili

L'iniziativa ha comunque fatto innalzare i livelli di controllo dell'area e la Questura, in coordinamento con la prefettura, ha disposto un potenziamento della vigilanza. Già da oggi la sede sarà monitorata 24 ore su 24 con una presenza «fissa» di agentie auto.

Dall'inizio del conflitto per tutti gli obiettivi sensibili presenti sul territorio cittadino la Prefettura ha rafforzato i controlli. In particolare le strutture diplomatiche di Russia e Ucraina hanno visto innalzare i livelli sia per quanto riguarda le ambasciate in Italia che quelle presso la Santa Sede. L'attività è stata estesa anche alle chiese di credo ortodosso e ai luoghi maggiormente frequentati dalle comunità dei due Paesi interessati dalla guerra. 

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