Streptococco, infezioni bambini: record di contagi a Roma. I pediatri: «I portatori sani non devono assumere antibiotici»

Picco di contagi del 20%per cento rispetto al 2022: corsa in farmacia per test e tamponi

Streptococco, infezioni bambini: record di contagi a Roma. I pediatri: «I portatori sani non devono assumere antibiotici»
di Camilla Mozzetti
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Martedì 14 Marzo 2023, 22:37 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 11:20

In classe i bambini assenti e nelle farmacie i genitori in fila per chiedere un tampone. No, non è più il Covid-19 o, almeno, non è questo il virus che sta spopolando tra i più piccoli. Si tratta dello “streptococco”, un batterio comunemente presente nella gola che tuttavia può scatenare delle infezioni anche gravi.

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La variante “pyogenes” è molto contagiosa e trovandosi nella mucosa del naso e della gola si può trasmettere tramite la tosse e/o gli starnuti o anche per contatto salivare.

Motivo per cui si diffonde in ambienti affollati come gli asili o le scuole. E vedendo quello che sta succedendo in molti nidi di Roma, ad esempio, tanti sono i bambini positivi. A riprova di questo, l’andamento delle vendite degli auto-test nelle farmacie e l’indice dei tamponi che nelle stesse vengono eseguiti analogamente a quanto viene fatto nei laboratori di analisi.


L’ANDAMENTO
I medici sono concordi nel dire che, rispetto al 2022, l’infezione è aumentata almeno del 20%. Secondo i farmacisti, invece, il dato sarebbe più alto a fronte di quelle che sono le richieste proprio dei test. Di certo in molte scuole si registrano casi di positività con un’infezione che si palesa con il mal di gola, la febbre, i dolori muscolari e che può facilmente essere confusa per influenza o tonsillite. «Da un mese a questa parte - spiega Gianluca De Filippis, titolare della farmacia Portuense - vendiamo gli auto-test dopo che sono tornati in commercio nel senso che la loro richiesta nei mesi scorsi era molto bassa poi la domanda è aumentata ma le ditte ci hanno impiegato un po’ prima di mandarci il materiale». In questa farmacia i test oltre ad essere venduto vengono anche eseguiti e sicuramente sono più precisi. «Non è semplice come esame anche se molto rapido poi nel risultato - prosegue De Filippis - perché con un tampone si devono raggiungere le tonsille e nei bambini piccoli spesso è difficile. Tra l’altro diversamente da quanto fatto con il Covid dove registravamo i risultati dei test, con le positività, in una piattaforma creata dalla Regione ora rilasciamo solo il referto alla famiglia o al genitore».

I CASI
Mediamente in quasi tutte le farmacie della Capitale, che sono più di 3 mila, ogni giorno vengono venduti o eseguiti, laddove possibile, una decina di test mentre nello stesso periodo del 2022 le richieste erano pressoché uguali a zero. I pediatri, da parte loro, non nascondono i casi ma tengono a precisare un aspetto importante: «L’infezione da streptococco è sempre esistita ma con la rincorsa al test in presenza anche solo di un positivo in una classe - spiega Teresa Rongai, a capo della Federazione italiana medici pediatri del Lazio - possono emergere altri positivi ma attenzione perché molti bambini sono portatori sani e dunque senza sintomi non devono assumere in alcun modo gli antibiotici come si prevede invece per i sintomatici». Di certo, ma questo si evince anche dal numero delle assenze a scuola, se la manifestazione dell’infezione è sempre stata appannaggio “prioritario” dei bimbi piccoli, quelli tra i due e i sei anni, nelle ultime settimane lo streptococco ha preso anche i più grandi: alunni delle elementari o delle medie e anche degli istituti superiori con un decorso per i sintomatici che dura non più di dieci giorni, il tempo medio stabilito per la terapia antibiotica.

 

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