Covid e influenza, i medici: «Avremo il record di malati». Cerberus dominante entro Natale

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Covid e influenza, i medici: «Avremo il record di malati». Cerberus dominante entro Natale
Covid e influenza, i medici: «Avremo il record di malati». Cerberus dominante entro Natale
di Giampiero Valenza
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Sabato 5 Novembre 2022, 06:56 - Ultimo aggiornamento: 06:57

Al primo colpo di tosse, ormai, la domanda è una: è Covid o influenza? Quest'inverno a Roma ci sarà un mix praticamente mai visto dall'inizio della pandemia a oggi. L'allentamento delle misure di contenimento dei contagi di Sars Cov-2, con il distanziamento sociale e le mascherine, di sicuro presterà il fianco a nuove impennate di infezioni. Aumenteranno (come già stanno notando molti medici di famiglia nei loro studi), i casi di sindromi para-influenzali e di influenza stagionale. E se i casi di quest'ultima tornano con la stessa forza del periodo prepandemico, anche sul Covid ci sono diverse novità a Roma: giusto la scorsa settimana è stato isolato al Policlinico di Tor Vergata un caso della sottovariante Cerberus del virus Sars Cov-2. Un soprannome che è stato dal popolo della rete, ma sulla cui maggiore aggressività ancora servono approfondimenti di ricerca e che potranno indirizzare le scelte sul contenimento dei casi.

«Sul Covid ora non stiamo vivendo particolari impennate, nonostante una circolazione importante - spiega Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali - C'è un minimo di preoccupazione anche perché a Roma sta iniziando a circolare Cerberus, una variante dominante sulla Omicron.

Prima di Natale potrebbe diventare la prevalente anche nella Capitale e nel resto d'Italia. È meno sensibile alla neutralizzazione dei sieri, anche se in questo momento i vaccini bivalenti sembrano proteggere in maniera sufficiente anche da Cerberus. Abbiamo quindi delle armi efficaci per confrontarci con questa nuova variante».

VECCHIE E NUOVE SFIDE
L'inverno tra 2022 e 2023 apre la strada a una vecchia ma nuova battaglia: quella contro il virus dell'influenza, che aveva avuto una battuta d'arresto nelle precedenti due stagioni con casi ridotti a meno di niente. «Quest'anno ci aspettiamo una circolazione più vigorosa rispetto a quella degli ultimi due anni, anche perché negli anni precedenti le misure di contenimento contro il Covid sono state efficaci per la circolazione del virus - prosegue Andreoni - Quindi, c'è da aspettarsi che quest'anno l'influenza circolerà maggiormente rispetto alle precedenti stagioni in cui siamo stati impegnati a fronteggiare i casi di infezione da Sars Cov-2. Ma ricordo che esiste il vaccino che risulta efficace per l'influenza, proprio come lo è per il Covid. Quindi, invito tutti a farlo». L'antinfluenzale è raccomandata nella fascia di età tra i 6 mesi e i 6 anni, negli anziani e nelle persone che soffrono di malattie croniche dell'apparato respiratorio, di patologie cardiorespiratorie, diabete, insufficienza renale, nei pazienti oncologici, e in chi ha malattie infiammatorie croniche, patologie congenite o acquisite che comportano una ridotta produzione di anticorpi, Inoltre, è indicata ai medici e al personale sanitario e ad alcune particolari categorie professionali come le forze di polizia e i vigili del fuoco.

IL MIX
Ci sarà un mix di malattie infettive, dunque (oltre all'influenza di tipo A e B, il Covid, il virus respiratorio sinciziale, le sindromi parainfluenzali, gli adenovirus), che renderà tutto più articolato. La prima regola, sottolinea Andreoni, è di sentire «sempre il medico di medicina generale» per capire come muoversi e come agire per tempo. «Ci sono test di diagnosi rapida che permettono di distinguere il virus influenzale dal Covid, anche perché i sintomi sono abbastanza simili», conclude il presidente della Simit.

giampiero.valenza@ilmessaggero.it
 

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