Sgomberi, nella lista spunta Corso d'Italia: «Via gli occupanti dal palazzo Inps»

Sgomberi, nella lista spunta Corso d'Italia: «Via gli occupanti dal palazzo Inps»
di Alessia Marani
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Sabato 6 Ottobre 2018, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 09:04
Dopo Carlo Felice, sarà aperto un tavolo anche per lo sgombero del palazzo Inps di Corso d'Italia. L'appuntamento è per la prossima settimana quando, in Regione, torneranno a riunirsi l'Assessorato alle Politiche Abitative, i rappresentanti del Campidoglio e, questa volta, i vertici del II Municipio. Nell'edificio vicino Porta Pia occupato ormai dal lontano 2005 vivono circa 120 persone. Ora si punta a liberarlo adottando il metodo utilizzato per il palazzo dell'Esquilino, ossia arrivare a un'uscita concordata anche con la proprietà che, nel caso di Carlo Felice è la Sidief, immobiliare della Banca d'Italia, che ha messo a disposizione degli appartamenti per i nuclei più fragili.

SOPRALLUOGHI
Anche questo stabile è occupato da tredici anni, e il cronoprogramma è dettato: lunedì e mercoledì 17 presso l'assessorato comunale alle Politiche Sociali si svolgeranno gli incontri operativi per l'assegnazione dei contributi Sassat e l'individuazione delle sistemazione dei nuclei famigliari, il 19 ci sarà l'ultimo incontro in Regione e dal 20 si potrà procedere con lo sgombero. Il trasferimento delle persone potrebbe avvenire proprio di sabato, dal momento che i bambini non vanno a scuola. L'ultima parola spetta alla Prefettura. Intanto, il II Municipio ha già avviato il nuovo censimento degli abusivi di Corso d'Italia. L'immobile, sopra il cinema Europa, a due passi dal ministero delle Infrastrutture, è sicuramente un edificio di pregio che l'Inps intende recuperare. Pertanto l'istituto di previdenza verrà coinvolto nel tavolo tecnico. Obiettivo è arrivare a soluzioni condivise, procedendo con una linea soft per soddisfare aspetti di legalità e questioni di fragilità sociale.

Uno schema, purtroppo, impossibile da emulare per ben altre occupazioni che hanno all'interno situazioni di illegalità ed emarginazione estrema, in strutture abbandonate e inagibili, come per l'ex fabbrica di penicillina Leo in via Tiburtina 1040 dove l'altro giorno c'è stato il sopralluogo con Vigili, Municipio e Asl: sarà necessario un intervento di bonifica del sottosuolo e dei rifiuti da attuare oltre allo sgombero.

LA NUOVA AGENZIA
A Roma ci sono circa 11mila occupanti abusivi, mille in più le persone in lista d'attesa per una casa popolare e 30mila quelle in difficoltà con il pagamento dei canoni d'affitto. Per dare un sostegno a questi ultimi e prevenire altre occupazioni, la Regione sta predisponendo un fondo da 7,8 milioni di euro in contributi. Saranno gestiti da una speciale agenzia che stipulerà direttamente i contratti d'affitto con i privati garantendo canoni (ridotti di un terzo), ma anche eventuali danni agli immobili. «L'agenzia regionale per l'abitare - dice l'assessore Massimiliano Valeriani -aumenterà l'offerta alloggiativa rivolta alle fasce più deboli». L'agenzia si occuperà anche della mappatura del patrimonio abitativo pubblico e privato, puntando inoltre con Ater alla revisione dei canoni Erp, ancora inchiodati a un minimo di 7,75 euro mensili, adeguandoli alle reali capacità di reddito degli inquilini.
 
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