Roma, il liceo Mamiani cancella "mamma" e "papà" dalle giustificazioni. E' polemica

Roma, il liceo Mamiani cancella "mamma" e "papà" dalle giustificazioni. E' polemica
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Mercoledì 13 Novembre 2013, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 18:45
'Genitore 1' e 'Genitore 2' al posto di 'padre' e 'madre' sul libretto delle giustificazioni degli studenti dello storico liceo classico Mamiani di Roma. Non un istituto qualunque: è il liceo di Porci con le ali, il liceo simbolo a Roma del '68, liceo della borghesia di Prati, della Roma bene progressista e che vanta tra i suoi alunni dal Nobel Emilio Segrè ai fratelli Muccino, da Altiero Spinelli a Nicola Piovani, tanto per fare qualche nome.



La preside. A cambiare la dicitura ci ha pensato la preside dell'istituto, Tiziana Sallusti, che trasecola di fronte alle critiche che piovono, soprattutto dal Pdl: «È stata una cosa naturale, e nel pieno rispetto del diritto di famiglia, anzi, una cosa richiesta dalle stesse famiglie». Perché, sottolinea, «la famiglia è cambiata, e la metà degli studenti vivono in nuclei allargati».



Il precedente di Bologna. Prima di lei, a fare da apripista, è stato il comune di Bologna con i moduli di iscrizioni alle scuole. E anche in quel caso ci furono polemiche. «Purtroppo le cattive mode attecchiscono più velocemente delle altre», commenta Gianni Alemanno, che chiede un intervento del provveditore. E proprio dal Pdl si levano le critiche maggiori a difesa della famiglia «padre-madre». Ma la preside non ci sta, e rilancia: «Quando abbiamo dovuto rifare la modulistica - spiega - mi è sembrata la cosa più naturale possibile far scrivere quella dicitura. La scuola deve rispettare tutti i tipi di famiglia, se è naturale ben venga, ma se ci sono dei genitori separati e risposati, di questo la scuola non può non tenere conto». E, da persona abituata a gestire cose pratiche «a scuola e nella vita», fa un esempio: «Quando uno studente si ammala e vuole andare a casa, se a prenderlo arriva il nuovo compagno della madre, dopo aver correttamente lasciato in segreteria gli estremi di un documento e che a tutti gli effetti, insieme alla madre, si occupa del ragazzo, non bisogna lasciarglielo portare via?».



Le polemiche. Insomma l'importante per la scuola è che chi firma la giustificazione si la stessa persona che ha depositato la firma in segreteria.
Ma c'è chi in questa piccola rivoluzione vede una minaccia al tradizionale assetto della famiglia. Federico Iadicicco, membro della costituente regionale di Fratelli d'Italia, tuona contro il provvedimento e lo definisce una «boutade propagandistica». A lui fa eco il capogruppo del Pdl capitolino, Sveva Belviso: «Si tratta di una ridicola carnevalata arrivata in anticipo sulla stagione». E di «idiozia ideologica» parla su Twitter il vice capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli. Tutte critiche di cui la preside Sallusti si meraviglia: «Se la famiglia è naturale, tanto meglio. Ma si deve tenere conto di ogni situazione. E all'atto di iscrizione, questo viene scrupolosamente fatto. Invece di fare critiche - tuona - i politici dovrebbero occuparsi di fare politiche davvero a sostegno della famiglia». Ma cos'è una famiglia? «Chi vive sotto lo stesso tetto prendendosi cura l'uno dell'altro - dice semplicemente la preside - Ai ragazzi, quando sono amati, queste quisquilie interessano poco».
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