Roma, allarme meningite: muore maestra, paura a scuola

Roma, allarme meningite: muore maestra, paura a scuola
di Raffaella Troili
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Dicembre 2016, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 11:51

È stata in cattedra fino a giovedì, a scherzare con i bambini e assegnare i compiti delle vacanze, perché l'ultimo giorno di scuola si fa festa. Poi la febbre alta, i dolori alla testa, la morte. Una maestra di matematica dell'elementare Cesare Battisti, alla Garbatella, è morta il 26 dicembre per meningite meningococcica, la più pericolosa, quella che miete vittime. A darne la notizia, la Asl RmC in una mail inviata ai genitori dalla scuola. La donna, 52 anni, insegnante da 30 anni e molto conosciuta nel quartiere, è stata ricoverata il giorno di Natale all'ospedale San Giovanni, il giorno dopo è stata trasferita in extremis al Policlinico Gemelli ma le sue condizioni erano disperate, hanno provato a rianimarla, non c'era più niente da fare: dopo poche ore è morta. Al dolore per la morte di una docente tanto amata, si è aggiunta in queste ore la paura per i piccoli della Cesare Battisti e per chiunque sia venuto a contatto con lei.

LA PROFILASSI
Decine di alunni in queste ore sono stati sottoposti a profilassi antibiotica, come chiesto dalla Asl che, attraverso la scuola, ha inviato una e-mail ai genitori degli alunni della maestra morta raccomandando, dopo aver consultato il pediatra, l'assunzione di un antibiotico specifico a quanti avessero avuto contatti stretti e in un luogo chiuso per più ore al giorno con la docente. E' scattato il tam tam sulle chat della classe: una tragica notizia accompagnata dal panico per un possibile contagio, che ha rovinato a tutti le feste natalizie. La Cesare Battisti, famosa per essere la scuola della serie tv I Cesaroni, fa parte del plesso scolastico Istituto Piazza Sauli ed è frequentata da circa 450 alunni.

LA MAIL
Chiara e dettagliata la mail arrivata alle famiglie e firmata dal funzionario della Asl Paolo Grillo: «Il nostro servizio in data 27 dicembre 2016 alle ore 15,15 è venuto a conoscenza di un caso di Meningite Batterica relativo alla docente della scuola primaria Cesare Battisti di Roma ricoverata il 25 dicembre all'ospedale San Giovanni e trasferita il 25 dicembre al Policlinico Gemelli di Roma, dove è deceduta il 26. Presi contatti telefonici con i Laboratori di Microbiologia dei due ospedali, è stata consigliata la profilassi antibiotica indicata per la Meningite Meningococcica, già praticata dal personale sanitario e dai familiari della paziente».

Medici, bambini e genitori. Nessuno è al sicuro. Ed è rischio psicosi. Per questo la Asl Rm C raccomanda «dopo essersi consultati con il medico curante, l'assunzione per gli adulti, che abbiano avuto contatti stretti in un luogo chiuso per più ore al giorno con la professoressa, di una compressa di Ciprofloxacina da 500 mg. e l'assunzione di Rifampicina 600 mg. (1 compressa due volte al giorno) per due giorni per gli alunni della classe, in cui insegnava la docente».

CORSA CONTRO IL TEMPO
Tutti sotto antibiotico, tutti da rintracciare al più presto, una corsa contro il tempo particolarmente difficile, visto che le scuole sono chiuse e molte famiglie potrebbero essere all'oscuro di quanto avvenuto. Con l'aiuto della dirigenza scolastica la Asl ha cercato di avvisare tutti, visto che la professoressa potrebbe aver partecipato a recite e iniziative nei giorni precedenti alla fine della scuola. Le sue condizioni si sarebbero aggravate il giorno di Natale, quando è stata ricoverata al San Giovanni. Non è chiaro dove le sia stata diagnosticata la meningite meningococcica, comunque quando è stato disposto il trasferimento nel reparto di Malattie infettive del Gemelli, la povera maestra era in fin di vita. Ed ora, dopo questa morte improvvisa, il panico generale, le chat delle mamme piene di domande e patemi, si riapre con forza il tema delle vaccinazioni. Proprio in questo mese, diverse Asl, come la Rm B, hanno mandato alle scuole una lettera da girare alla famiglie «vista la diminuzione delle coperture vaccinali sia obbligatorie sia altamente consigliate». Il senso era convincere i genitori che «i vaccini sono sicuri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA