Fallito blitz a Casapound, Corte dei Conti: «No minacce, ma una dura chiusura»

Fallito blitz a Casapound, Corte dei Conti: «No minacce, ma dura chiusura»
Fallito blitz a Casapound, Corte dei Conti: «No minacce, ma dura chiusura»
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Martedì 23 Ottobre 2018, 16:26 - Ultimo aggiornamento: 16:36

Non «minacce esplicite» ma un «atteggiamento molto duro di chiusura». Così fonti della Corte dei Conti del Lazio descrivono l'atteggiamento avuto ieri dai militanti di Casapound nei confronti degli uomini della Guardia di Finanza che si erano recati in via Napoleone III per effettuare una ispezione dell'immobile occupato abusivamente dal 2003.

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Dopo un atteggiamento «di apertura e di disponibilità», registrato nei giorni scorsi, anche alla luce di «un incontro svolto con le forze dell'ordine per concordare le modalità dell'atto istruttorio», spiegano ancora fonti interne alla Corte dei Conti, ieri si è registrato un drastico cambio da parte degli occupanti, «forse dovuto anche alla presenza di molti giornalisti». In base a quanto si apprende dopo il «no» dei militanti c'è stata anche una sorta di trattativa per cercare di individuare un altro giorno per effettuare l'atto istruttorio ma «non è stato trovato alcun accordo».

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