Gabriele Sangineto, 21 anni. Laura Pessina, 58 anni. E poi ancora Orazio Otello Frezza, 78 anni. Questi non sono solo i nomi di tre persone. Sono l’orrore - tangibile e reale - che racconta quanto facile sia morire sulle strade della Capitale. Tre vittime in tre giorni. La quarta ieri sera: un centauro di 44 anni ha perso la vita a Corso d’Italia, pare abbia perso il controllo della moto schiantandosi e morendo poi al policlinico Umberto I. Un bilancio drammatico che conferma l’andamento monitorato già dall’Aci: Roma è stata la prima città italiana per numero di morti, ma anche per il volume degli incidenti e per quello dei feriti. Non ci sono uguali: 150 è l’elenco delle vittime stradali del 2022. Una lista che, nell’anno in corso, si è allungata ancora con 156 decessi, di cui 33 pedoni (secondo l’Asaps, l’associazione amici e sostenitori polizia stradale).
LE DINAMICHE
Ieri mattina, intorno alle 6,40 il 21enne Gabriele Sangineto è stato travolto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali per andare a prendere il treno alla stazione Labaro. Doveva andare a lezione, ma all’università non è mai arrivato. Terribile il suo incidente perché una prima auto - Toyota - lo ha colpito in pieno sbalzandolo sulla corsia opposta. Qui un altro veicolo, Fiat Doblò, l’ha travolto ancora non potendo evitarlo.
Inutile la corsa disperata al policlinico Sant’Andrea: Gabriele è morto per le ferite riportare e le emorragie interne.
E mercoledì la straziante fine di Laura Pessina, 58 anni originaria di Brugherio, travolta anche lei sulle strisce mentre attraversava la strada nel pieno centro di Roma, in via Teatro di Marcello, a pochi metri dal Campidoglio e da piazza Venezia. Una vacanza finita in tragedia per la famiglia milanese. La donna, insieme al marito e alla suocera, si trovava nella Capitale per alcuni giorni di vacanza. L’occasione erano i 90 anni della parente, alla quale la famiglia ha regalato una visita a Roma completa di udienza del mercoledì dal Papa. Secondo quanto ricostruito dai caschi bianchi incaricati delle indagini, i tre erano appena scesi da un bus turistico. Stavano attraversando la strada, sulle strisce pedonali, per recarsi a ritirare dei biglietti quando il suv li ha colpiti in pieno e si è consumata la tragedia. Nello schianto anche il marito, Roberto Manzoni di 62 anni, è rimasto ferito in modo grave. Illesa invece l’anziana 90enne che procedeva a qualche passo di distanza. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio stradale: l’uomo alla guida del suv, un romano di 78 anni, è stato indagato e la sua auto è stata sequestrata.
IL REPORT
Tre vittime in tre giorni. L’anno scorso secondo l’ultimo rapporto dell’Automobile club Roma a morire furono 150 persone, molte di più di quelle contate nel 2021 (121 vittime), nel 2020 (104) e nel 2019 (131). Oltre ai decessi, però, aumenta anche il numero degli incidenti e dei feriti alcuni ridotti in condizioni drammatiche. L’anno scorso sulle strade di Roma si sono contati 13.181 sinistri, 2.052 in più rispetto al 2021 mentre nel 2020 gli incidenti furono 8.229 (anche in ragione delle restrizioni alla circolazione per la pandemia da Covid-19) e 15.919 nel 2019.