Raggi e il caso blog di Grillo, affondo del Pd
«Truffa ai danni dei romani, M5S ci guadagna»

Michela Di Biase
Michela Di Biase
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Venerdì 11 Novembre 2016, 18:48
Non si placa la polemica sull'uso del blog di Beppe Grillo da parte di Virginia Raggi. La capogruppo del Pd capitolino Michela De Biase, secondo un comunicato. «Potrebbe sembrare una questione di poco conto, invece non è così, per almeno due buone ragioni - afferma -. La prima attiene ad una evidente ed inaccettabile discriminazione nei confronti dei cittadini romani e delle loro diversificate e legittime sensibilità politiche. Le informazioni che riguardano l' amministrazione dovrebbero essere rese pubbliche sul sito ufficiale del Comune e non sull'organo di diffusione politica del M5s, costringendo chi vuole essere informato a dover visitare il sito».  «La seconda riguarda il possibile utile che questa scelte del Sindaco porta al M5s - aggiunge Di Biase -. Per semplificare: chiedo di sapere se gli interventi postati su questo sito determinino un utile economico per il movimento stesso. Penso che il rispetto delle Istituzioni, specie per chi ha deciso di servirle, venga prima di tutto. Cara Virginia, vale anche e soprattutto per te».

Marco Miccoli, deputato Pd, rincara la dose: «L'utilizzo per tutte le comunicazioni istituzionali da parte della sindaca Raggi del blog di Grillo è una truffa e andrebbe segnalata con un esposto a Polizia e Carabinieri. Non si capisce per
quale motivo tutti romani, per avere info su autobus o scuole, siano costretti a cliccare sul sito del Trump italiano per sapere e vedere le comunicazioni della sindaca della Capitale d'Italia. Capisco che la sindaca Raggi abbia un contratto vincolante con la Casaleggio associati anche su questo aspetto, ma per il rispetto di tutti i cittadini sarebbe opportuno che la Raggi interrompesse questo pessimo modus operandi».

Attacchi anche da destra. Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d'Italia, parla di «furberie a Cinque stelle: dal tweet al clic». Il M5S, per Ghera, fa il pieno di visibilità a «scapito del sito di Roma e dei romani».


 
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