Rieti, Covid: i contagi nel Reatino risalgono a 300 ma situazione migliore dell'autunno 2020

Tamponi al drive-in
Tamponi al drive-in
di Raffaella Di Claudio
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Domenica 31 Ottobre 2021, 00:10

RIETI - Dopo due mesi di tregua, ieri l’asticella delle infezioni ha toccato le 300 unità: non succedeva da fine agosto. Il 2 settembre scorso c’erano 297 casi e da allora la situazione era migliorata. Fino al 15 ottobre. Fara, ieri - alla luce di un decesso, tre guarigioni e nessun contagio - ha segnato 46 positivi, dato più elevato dopo Rieti che, al netto di 13 casi e una guarigione, ha visto balzare la curva dei contagi a quota 112. E dire che il 13 ottobre, poco più di due settimane fa, a Rieti c’erano solo 9 positivi, come non succedeva da luglio. Ora i numeri crescono di giorno in giorno. Tantissimi non hanno completato il ciclo vaccinale, molti sono bambini delle scuole dove le quarantene si moltiplicano. Oltre a Rieti e Fara, la situazione richiede attenzione a Cittaducale, dove le persone affette da Covid sono 36 e la maggior parte dei contagi è riconducibile a cluster scolastici. Stessa situazione, ma con numeri a oggi inferiori (9 i positivi) a Casperia. Qui, però, accanto al cluster scolastico che ha scatenato isolamenti a catena per alunni e personale degli scuolabus di Casperia, Cantalupo e Montasola e l’attivazione della didattica a distanza per tutte le scuole dell’istituto comprensivo (medie, primaria e infanzia), c’è quello del centro anziani, con 43 persone isolate dopo un gita a Rasilia, compreso il sindaco Marco Cossu, la vice Roberta Gennari e alcuni consiglieri comunali. La parola quarantena fa rima con tampone. Ecco allora che, con l’aumento delle persone isolate, salgono in maniera esponenziale i test effettuati: 519 solo nell’ultimo bollettino. Il drive-in di via del Terminillo, ieri, è tornato a essere invaso di auto in attesa, visto l’elevatissimo numero di persone dai comuni della provincia per sottoporsi, a seconda delle situazioni, a tamponi a tempo zero o in uscita. La variante Delta, e oggi l’omonima sottovariante, ha cambiato i protocolli di quarantena, inserendo un tampone in più (quello a tempo zero) per tentare di circoscrivere più tempestivamente il virus. Oggi, a frenare i contagi e le conseguenze degli stessi, ci sono poi i vaccini che hanno portato all’immunizzazione di 94mila reatini. Elemento non di poco conto e che, nonostante le difficoltà di questi giorni, fa marcare una netta differenza con un anno fa. Lo scenario il 30 ottobre del 2020 era decisamente più tetro. I report sanitari di quel giorno consegnavano 756 positivi, più del doppio di oggi.

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