Xylella: il Tar di Lecce si dichiara incompetente. A decidere saranno i giudici di Roma. Ricorrenti soddisfatti

Xylella: il Tar di Lecce si dichiara incompetente. A decidere saranno i giudici di Roma. Ricorrenti soddisfatti
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Venerdì 10 Aprile 2015, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 10:59

Il Tar di Puglia, sezione di Lecce, ha dichiarato con ordinanza la propria incompetenza territoriale riguardo al ricorso presentato da un avvocato e proprietario di un uliveto di Oria (Brindisi), Giovanni Pesce, che aveva chiesto la sospensiva dei provvedimenti regionali e del commissario per l'emergenza Xylella, in particolare per ottenere lo stop delle eradicazioni. Sara' competente il Tar del Lazio.

Lo spostamento della competenza e' dovuto all'esistenza di due procedimenti.

L'uno, nell'ambito nazionale, che fa capo al decreto del ministro delle Politiche agricole e forestali e si articola nelle delibere e determinazioni regionali; l'altro fa capo alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del consiglio dei ministri, all'ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione civile, al piano degli interventi del commissario delegato. Il secondo "incide" secondo il Tar sulla posizione giuridica del ricorrente, perche' e' quello che ha portato al contrassegno degli ulivi del focolaio nel territorio di Oria.

Cosi' il Tar ha dichiarato la propria incompetenza territoriale, rimandando al Tar del Lazio competente per "le controversie aventi ad oggetto le ordinanze e i provvedimenti amministrativi commissariali adottati in tutte le situazioni di emergenza". L'ordinanza dei giudici amministrativi pugliesi affronta comunque alcune questioni relative al piano Silletti. In particolare, sostiene il Tar, che ad oggi non e' stato adottato nessun atto che disponga l'abbattimento o l'eradicazione delle piante e che le operazioni propedeutiche si sono arrestate al contrassegno in modo indelebile (con ics di vernice rossa) degli olivi insistenti nella proprieta' del ricorrente.

Le reazioni - Rinviando gli atti al Tar del Lazio, la sezione di Lecce del Tar di Puglia "ha affermato con chiarezza che il Piano del commissario non prevede l'eliminazione delle piante infette nella zona cuscinetto puntiforme individuata in agro di Oria, e che dunque occorrera' attendere un apposito e nuovo provvedimento di eradicazione degli alberi, previa analisi e comunicazione agli interessati". Lo sostengono in una nota gli avvocati Giovanni e Guido Pesce, proprietari di un terreno a Oria, che hanno presentato il ricorso per ottenere la sospensiva dei provvedimenti sull'emergenza Xylella e in particolare lo stop alle eradicazioni, esprimendo soddisfazione per la decisione della sezione leccese del Tar.

"Nella sostanza - proseguono i due ricorrenti - l'esito vede confermata la decisione di sospendere le eradicazioni in attesa di ulteriori provvedimenti. Auspichiamo a questo punto un tavolo tecnico che possa tenere conto delle evidenze scientifiche depositate in atti e soprattutto dell'ultimo parere scientifico dell'Efsa (che e' successivo alla decisione della Commissione europea del 23 luglio 2014 e dello stesso decreto ministeriale 27 luglio 2014)". Da questo parere "risulta che la pratica delle eradicazione degli alberi - concludono i due legali - non ha dato i frutti sperati quanto alla eliminazione della Xylella Fastidiosa in Salento e nel mondo".

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