Le ruspe sono entrate in azione poco dopo le 7. Per lunghi ed interminabili minuti, nel cuore della Piana dei Monumentali, a Montalbano, si è sentito solo il rumore delle motoseghe e degli escavatori in movimento. Sotto i colpi dei caterpillar, in contrada Spetterrata, sono caduti in serie 12 ulivi plurisecolari, qualcuno anche censito come “Bene da tutelare”, in virtù della legge regionale 14/2007. Anche loro, purtroppo sconfitti dalla xylella. Che ha percorso chilometri, fino ad arrivare alla Piana, quando invece poteva e doveva essere fermata per tempo o magari sul nascere, negli anni scorsi.
Gli abbattimenti erano stati rinviati di qualche settimana qui, in una delle aree più caratteristiche del nord Brindisino, dove le decine e decine di ettari a pochi chilometri dall’Adriatico sono di un unico colore: il verde delle folte chiome di migliaia di ulivi. La loro presenza da sempre è considerata la forza trainante dell’economia di quest’area tra la Valle D’Itria e l’Alto Salento, non solo come lavorazione e produzione di olio extravergine di oliva, ma anche come attrattore turistico. Anche qui purtroppo, però, per centinaia di alberi il destino è stato già segnato da tempo: il batterio ormai stabilmente ha reso questa zona, di particolare pregio naturale e paesaggistico, tutt’altro che indenne all’avanzata della xylella. Gravità della situazione testimoniata da un elemento su tutti: per oltre il 70% infatti, la piana dei Millenari ricade in zona infetta, nelle misure di confinamento della regione per questa emergenza fitosanitaria. Solo una parte tra le province di Bari e Brindisi, ed in particolare tra Fasano e Monopoli, rientra ancora nella fascia di “contenimento”. Misura quest’ultima, che la regione ha disposto, dopo la scoperta di ulteriori alberi infetti nel cuore della Puglia centrale, anche più a nord di Monopoli, e più precisamente a Polignano a Mare.
L'avanzata del batterio
Un’avanzata sempre più rapida del batterio, che ormai ha da tempo sconfinato il nord Brindisino, come testimoniato dagli abbattimenti delle ultime ore, ma anche dalla scoperta di ulteriori alberi infetti a Monopoli, in zona cuscinetto, in prossimità della strada statale 16 tra l’uscita per Castellana Grotte e quella per Conversano. Ieri, invece, a Montalbano, sotto un sole cocente, la protesta silenziosa dei titolari del terreno. Fermi ed immobili a guardare gli alberi a terra, ridotti a legna, dopo un lungo e faticoso lavoro da parte dei tecnici dell’Arif a quelle temperature così elevate. Un paesaggio, in questa particolare area del territorio tra Fasano e Ostuni, stravolto nell’arco di una sola giornata.
E così, ieri, i tecnici specializzati dell’agenzia regionale, dopo aver raggiunto Montalbano, hanno iniziato le operazioni di abbattimento, concluse senza l’opposizione dei proprietari. Presente nell’area, solo come presidio, una pattuglia dei carabinieri di Fasano. Ultimate queste operazioni, dal territorio continuano a giungere richieste alla Regione di individuare misure specifiche: tra queste anche il prosieguo dei monitoraggi, nonostante, gran parte dell’area sia in zona infetta. «Da aprile abbiamo anche detto che non comprendiamo come il recente Piano di Azione di contrasto alla xylella intende salvaguardare la Piana degli olivi monumentali. Le nostre domande non sono state rivolte solo all’assessore Donato Pentassuglia ma al presidente Michele Emiliano ed all’intero Consiglio regionale», dice in una nota Carmela Riccardi, imprenditrice e presidente dell’associazione.