«Basta con chi ostacola le iniziative anti-xylella». Esposto alle procure di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto

«Basta con chi ostacola le iniziative anti-xylella». Esposto alle procure di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto
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Venerdì 25 Maggio 2018, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 14:04

«La Procura indaghi su chi mette in giro fake news e chi ostacola le iniziative adottate percontenere il dilagare dell'epidemia di xylella». Il presidente del Cno (Consorzio
Nazionale degli Olivicoltori), Gennaro Sicolo, ha presentato  un esposto in Procura, a Bari, sulla vicenda dell'epidemia
di Xylella per denunciare la «pubblicazione e diffusione di
notizie false ed infondate tali da turbare l'ordine e la
sicurezza pubblica». Sicolo chiede anche l'intervento della
magistratura affinché si accertino «comportamenti, anche colposi
ed omissivi, diretti o causativi della diffusione di malattie in
danno delle piante di olivo con evidente pericolo di
propagazione dell'epidemia stessa con grave danno all'economia
rurale olivicola delle zone interessate».
Le aziende olivicole potenzialmente interessate
dall'epidemia, in base al censimento Istat Agricoltura 2010,
sono 196.282, distribuite nelle province di Lecce, Brindisi,
Taranto e Bari. Per l'accertamento, delimitazione e contenimento
dell'epidemia sono stati assunti fin dal 2014 provvedimenti
amministrativi che prevedono l'eradicazione delle piante di
ulivo colpite dal fenomeno infettivo e l'utilizzo dei
fitofarmaci. Il Cno denuncia che tali misure, di competenza
della Regione, «stanno trovando ostacolo ed impedimento
determinati da vere e proprie campagne mediatiche e di
mobilitazione con manifestazioni pubbliche, convegni, incontri,
presidi, siti internet dedicati, post su social network
(facebook), tutte fondate sulla istigazione ad ostacolare le
misure urgenti previste dalla legge e, in particolare,
l'ispezione e gli abbattimenti degli ulivi infetti».
«Non si può più scherzare sulla pelle di centinaia di
migliaia di famiglie che vivono grazie a questo straordinario
patrimonio olivicolo - commenta Sicolo -. Abbiamo il dovere di
difendere in ogni sede il futuro della nostra terra contro
questi speculatori e contro chi non è capace di distinguere la
verità dalle fake news. I sindaci non si prestino a questa
campagna di disinformazione e procedano alle ordinanze per
l'applicazione delle misure di contenimento del batterio».
Dopo il deposito della denuncia presso la Procura di Bari, nei
prossimi giorni il Cno, rappresentato dagli avvocati Roberto
Toscano e Mariano Fiore, presenterà l'esposto ai magistrati di
Taranto, Brindisi e Lecce.

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