Xylella, emergenza dimenticata. La proposta di Stefàno: «Si riapra il confronto con l'Europa». I sindaci in trincea

Xylella, emergenza dimenticata. La proposta di Stefàno: «Si riapra il confronto con l'Europa». I sindaci in trincea
di Alessandra LUPO
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Venerdì 29 Aprile 2022, 05:00

Riaprire il dossier Puglia e trattare con l’Europa per attribuire ai comuni più colpiti dalla xylella lo status di “zone svantaggiate”. La richiesta è arrivata con una interrogazione urgente al ministro Stefano Patuanelli da parte del senatore salentino Dario Stefano. «Ho chiesto di disporre, mediante aggiornamento all’apposito decreto, lo status di cosiddetta zona svantaggiata ai Comuni nell’area territoriale dove è presente il batterio della Xylella fastidiosa almeno fino a quando, e se, la condizione ambientale e quella produttiva non saranno tornate al periodo precedente all’arrivo del batterio medesimo - spiega Stefàno -. La Xylella fastidiosa è presente ormai da 10 anni in alcune zone della Puglia ed è diventata un fattore tanto determinante quanto strutturale per quei territori che subiscono l’impoverimento dei terreni e dei territori. La scienza, finora, non è stata in grado di fornire una soluzione definitiva a questa piaga - continua il senatore dem - per cui non possiamo più trattare questo fenomeno con gli strumenti e la metodologia propri ad una situazione di emergenza, ad una calamità improvvisa. Dobbiamo inquadrare la questione nel campo di uno svantaggio strutturale che produce effetti e ricadute negativi in ambito economico, sociale, ambientale, culturale e turistico».

Il nodo


Per Stefàno, insomma, al danno della xylella non si può aggiungere la beffa di quanto riportato nel Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 8 giugno 2020, recante “Adozione della metodologia per l’identificazione delle aree soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle aree montane e relativi elenchi” secondo il quale diversi Comuni pugliesi che insistono nei territori colpiti dalla Xylella fastidiosa non rientrano più nell’elenco di zone svantaggiate e vengono quindi privati anche di quelle minime agevolazioni e riserve riportate nei bandi. «Quanto chiedo al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è pertanto una iniziativa correttiva ispirata totalmente al buon senso e al rispetto anche di chi continua ad operare in contesti palesemente svantaggiati».

I tempi e i modi per riaprire la negoziazione - nonostante qualche ritardo anche a livello locale - ci sarebbero. «Ma servirebbe compattezza», conclude il senatore.

E dalle zone più colpite le premesse per fare fronte comune ci sono: «Premesso che il territorio comunale di Monopoli è delimitato in zona cuscinetto Xylella, quindi indenne dal batterio fatta eccezione per i focolai puntiformi, l’iniziativa del parlamentare Stefàno mirata alla zona infetta, potrà essere un buon supporto per i punteggi assegnati alle Aziende Agricole per alcuni bandi Psr e per una discreta riduzione del contributo previdenziale agricolo», replica il primo cittadino monopolitano Angelo Annese. «L’auspicio è che le istituzioni preposte, prevedano tempestivamente fondi adeguati per proprietari terrieri e amministrazioni pubbliche, al fine di coprire interamente le spese necessarie ad ottemperare in maniera efficace alla lotta agli insetti vettori del batterio allo stadio giovanile ed adulto viste le straordinarie attività di aratura, sfalcio e trattamenti fitosanitari non riconducibili all’ordinaria attività di produzione agricola». 


Anche il sindaco di Crispiano, in provincia di Taranto, concorda. «Sottoscrivo l’ipotesi di Stefàno - spiega Luca Lopomo - su un’emergenza che, a causa della Pandemia prima, e della guerra in Ucraina oggi, rischia di passare totalmente sotto traccia mentre è responsabile della devastazione di un territorio e di una economia millenaria. Ritengo inoltre che i comuni colpiti dalla xylella debbano essere sostenuti con risorse per la manutenzione preventiva del verde urbano: Le ordinanze per lo sfalcio dei cigili stradali non bastano». Dal Salento il sindaco di Ugento, Salvatore Chiga aggiunge: «Siamo perfettamente d’accordo con l’iniziativa parlamentare intrapresa in quanto nessun futuro agricolo potrà avere il nostro territorio se non verrà redatto un vero e proprio piano che coniughi la diversificazione colturale la ricostituzione del paesaggio e la correlata salvaguardia dell’ambiente e della Salute. Per fare questo - conclude il sindaco di Ugento -occorrono molte risorse precedute da un piano strategico di intervento».

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