Xylella, bocciato il vincolo edilizio sui terreni colpiti

Xylella, bocciato il vincolo edilizio sui terreni colpiti
di Maria Claudia MINERVA
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Giovedì 10 Marzo 2016, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 19:53

Fumata nera per la proposta di legge del consigliere regionale Sergio Blasi per la modifica dell’articolo 1 della legge regionale numero 41 del 09/10/2014 su “Misure di tutela delle aree colpite da xylella fastidiosa e/o codiro”.
Ieri la IV e V Commissione (Agricoltura e Ambiente) in seduta congiunta, presiedute da Donato Pentassuglia e Filippo Caracciolo, hanno bocciato - con il voto di tutta la minoranza, ma anche con quello di un esponente della maggioranza - l’emendamento all’iniziativa legislativa frutto dell’accordo con il Governo, che riduceva a sette anni il vincolo di cambiamento di destinazione d’uso urbanistico dei terreni afflitti dall’espianto a causa del batterio.

L’emendamento prevedeva, innanzitutto, che in tutte le zone territoriali omogenee a destinazione rurale, al fine di garantire la continuità dell’uso agricolo, i terreni interessati da infezione a causa della xylella o codiro, e per questo interessati ad espianto, abbattimento o spostamento di alberi di ulivo, non potessero cambiare per i successivi 7 anni la tipizzazione urbanistica vigente al momento dell’espianto, abbattimento o spostamento di alberi di ulivo, né essere interessati dal rilascio di permessi di costruire in contrasto con la precedente destinazione urbanistica.
 
La prima proposta, che poneva un vincolo di 15 anni, era stata bocciata in Consiglio, ma il presidente Michele Emiliano aveva lodato l’iniziativa di Blasi, sottolineando però la necessità di un ulteriore approfondimento.


Che, stando a quanto ha dichiarato il consigliere, è stato fatto, attraverso «un lavoro condiviso fino all’ultima riunione della Commissione». Motivo per cui quando ieri è arrivata la bocciatura - anche perché alcuni esponenti della maggioranza hanno abbandonato la seduta - Blasi ha parlato di «atto inspiegabile, e di «imbarazzo politico della maggioranza».

A favore della proposta di legge hanno votato il Pd e Noi a sinistra, mentre hanno votato contro, oltre alla minoranza di centrodestra ed al Movimento 5 stelle, anche il consigliere Mario Pendinelli (Emiliano sindaco di Puglia). Per gli esponenti di centrodestra (Francesco Ventola, Domenico Damascelli), si tratta di «una legge che appare punitiva e che ravvisa principi di incostituzionalità ed indeterminatezza».

Per Pendinelli si tratta di «una norma che paradossalmente può creare situazioni di speculazione maggiore consentendo l’espianto laddove insistono ulivi ancora non colpiti dalla xylella».

«Contrari perché non era a tutela, ma contra personam» i due consiglieri regionali del gruppo consiliare CoR, Francesco Ventola e Renato Perrini: «Se la proposta dovesse essere approvata in Consiglio regionale si fa passare il principio punitivo nei confronti dei terreni colpiti dal batterio, mentre si favoriscono i terreni che fortunatamente non lo sono stati». Secondo i due consiglieri di CoR «la legge Blasi partiva da un presupposto sbagliato nei confronti dei sindaci. Prendiamo atto politicamente - hanno concluso - che il Governo regionale e il centrosinistra alla RegionePuglia non sono sempre sulla stessa sintonia. Non è la prima volta che in Commissione la maggioranza si trova senza numeri, tant’è che oggi l’ex segretario regionale del Pd, Blasi, ha pubblicamente ammesso di non riconoscersi più nella maggioranza e ha aperto una riflessione sulla sua disponibilità a sostenere la stessa». Voto contrario anche del Movimento 5 stelle (Rosa Barone, Cristian Casili, Antonio Trevisi), che ha manifestato la loro contrarietà alla riduzione a sette anni del vincolo di destinazione dei terreni: «Uno sconto al ribasso che non tutela il territorio dalle speculazioni». Per Guglielmo Minervini invece «sarebbe stata una mediazione utile a porre un punto fermo». Ottimista il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Michele Mazzarano: «La proposta di Blasi merita, per i fini che si prefigge, di avere il sostegno dell’intera maggioranza».

«Avrei ritenuto difficile da comprendere l’atteggiamento di alcuni esponenti della maggioranza che avessero voluto far mancare, per dissenso politico, il loro voto alla proposta di Blasi - ha aggiunto -. Tale proposta è infatti il frutto, dopo un lungo confronto, di sintesi e accordo con la Giunta regionale e con l’assessore Curcuruto. Il chiarimento offerto dai colleghi delle liste civiche della maggioranza sgombrano il campo da equivoci e strumentalizzazioni e aprono la strada ad una rapida approvazione dell'emendamento-Blasi in Consiglio regionale».
Per Sel Salento «un Governo regionale che guarda a un modello di sviluppo virtuoso dovrebbe quindi intervenire e cancellare questa pagina di cattiva politica scritta da una maggioranza oggi a dir poco opaca e inaffidabile.
Quello che è accaduto è un fatto molto grave che stride con l’esigenza di proteggere da speculazioni e abusi i terreni colpiti dal batterio ed è un esito di una votazione che spiazza perché, se ben ricordiamo, il presidente Emiliano aveva esternato condivisione rispetto alla necessità e alla volontà di prevenire una pratica vile e scellerata come quella della speculazione nei suoli colpiti da xylella e codiro».

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