Xylella, no all'ampliamento delle aree infette e più fondi Ue: sì all'ordine del giorno

Xylella, no all'ampliamento delle aree infette e più fondi Ue: sì all'ordine del giorno
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Giovedì 31 Maggio 2018, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 18:22
BARI -Via libera del Consiglio regionale all’ordine del giorno sulla Xylella che impegna la Giunta regionale per l‘attivazione in particolare di una tavolo tecnico scientifico permanente sulla Xylella, con la partecipazione di rappresentanti dell'Osservatorio Fitosanitario, dell'Arif, del Cnr, delle Università di Bari Lecce e Foggia, degli Ordini professionali e delle associazioni di categoria delle zone colpite dal batterio; per predisporre, d'intesa con il Mipaaf, un Piano di Sviluppo Agricolo, Paesaggistico e di Rigenerazione dei territori colpiti, coerente con i principi della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Il Piano deve prevedere misure compensative per i danni subiti dalle aziende olivicole, dai frantoi, dal sistema vivaistico e vitivivaistico sia direttamente, attraverso la perdita del potenziale produttivo, sia indirettamente, per la necessità di implementare le misure fitosanitarie obbligatorie per il controllo dei vettori. Il Piano deve dedicare particolare attenzione ai piccoli agricoltori che costituiscono buona parte delle aziende agricole del territorio pugliese.
L’ordine del giorno, approvato all'unanimità, impegna anche l’esecutivo regionale a chiedere al Governo Nazionale e, per suo tramite, all'Unione Europea le risorse finanziarie necessarie per la tutela del paesaggio e dell'ambiente e per garantire la sostenibilità delle azioni di contenimento e di eradicazione, considerato che lo sviluppo della Xylella fastidiosa in Puglia è conseguenza dei mancati controlli della UE sulle importazioni di materiale vegetale nonché ad attivarsi sempre presso il Governo nazionale per ottenere interventi normativi speciali che consentano di fronteggiare tempestivamente una situazione di emergenza nazionale grave come quella causata dalla xylella, agevolando l'applicazione immediata delle misure fitosanitarie e, in particolare, la rimozione delle piante infette; nonché misure di sostegno per l'economia pugliese. Il Governo nazionale, inoltre, dovrà opporsi in ogni sede alla modifica dei confini delle aree infette approvata il 23 maggio scorso in seno al Comitato Fitosanitario Europeo.
 
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