Si vota anche per i sindaci: le sfide in 49 Comuni pugliesi

Si vota anche per i sindaci: le sfide in 49 Comuni pugliesi
di Vincenzo DAMIANI
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Domenica 20 Settembre 2020, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 11:59
Poco più di 650mila pugliesi, oggi e domani, sono chiamati ai seggi per eleggere i nuovi sindaci dei loro Comuni: sono 49 i paesi in cui si rinnova il consiglio comunale, di questi due i capoluoghi di provincia, Andria e Trani. Sono, invece, 28 i comuni chiamati alle urne nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto, 20 sono centri salentini: Casarano e Tricase quelli più grandi con più di 15 mila abitanti. Poi Arnesano, Calimera, Corigliano d'Otranto, Cutrofiano, Gagliano del Capo, Maglie, Martano, Melpignano, Monteroni di Lecce, Neviano, Porto Cesareo, Presicce- Acquarica, un nuovo comune per la prima volta al voto dopo la fusione, Racale, S. Pietro in Lama, Sogliano Cavour, Surbo, Uggiano la Chiesa e Veglie.

Curiosità per la sfida di Maglie, la casa di Raffaele Fitto, dove Ernesto Toma tenterà la riconferma contro il centrosinistra che si aggrega attorno al nome di Antonio Refolo e al M5S che ha scelto Salvatore Ruberti. A Casarano è corsa a quattro per il dopo Gianni Stefàno: il centrodestra schiera Ottavio De Nuzzo, geometra 55enne, il Pd insieme ad altre liste del centrosinistra Antonella Barlabà, avvocato cinquantenne, tre le liste a sostegno di Fedele Coluccia, commercialista 54enne; infine Marzia Ferraro, 36enne imprenditrice, candidata del M5S. Corsa a quattro anche a Tricase, il centrosinistra si presenta divisa con in campo i nomi di Antonio De Donno e Carmine Zocco. Donato Carbone guida invece lo schieramento di centrodestra, mentre il quarto candidato Giovanni Carità rappresenta il M5S. A Taranto i comuni sono soltanto tre: Laterza e Manduria con più di 15 mila abitanti e poi Montemesola.

Cinque comuni al voto in provincia di Brindisi: Ceglie Messapica, Latiano e San Vito dei Normanni hanno più di 15 mila abitanti, e poi Erchie e Torchiarolo sotto i 15mila. A Ceglie Messapica sono cinque i candidati sindaco: Angelo Palmisano, Francesco Locorotondo, Pietro Piccoli, Giusy Resta e Isabella Vitale. Gli sfidanti a Latiano sono 4: Salvatore De Punzio, Cosimo Maiorano, Teodora Tiziana Rizzo e Claudio Ruggiero. I consiglieri comunali che verranno eletti sono 16. I candidati per Torchiarolo sono: Flavio Caretto con Impegno Comune, Elio Ciccarese con Svolta Insieme a Noi e Nicola Serinelli con Rinnoviamo Torchiarolo. A San Vito Dei Normanni sono in quattro a concorrere per la carica di sindaco: Roberto Covolo, Marco Ruggiero, Silvana Errico e Giuseppe De Carlo. Sono 16 i consiglieri comunali che verranno eletti. Infine, a Erchie sfida a quattro: Chiara Saracino, sostenuta dalla lista Avanti Insieme, Mario Mancini con Movimento5Stelle, Domenico Mancini Una speranza per Erchie e Pasquale Nicolì Uniti per la svolta.

Per sette città - Torchiarolo, Casarano, Cutrofiano, Racale, San Pietro in Lama, Tricase e Laterza - il consiglio si rinnova per motivi diversi dalla scadenza naturale del mandato. Dopo il primo turno del 20 e 21 settembre, l'eventuale ballottaggio si terrà il 4 e 5 ottobre. Gli elettori pugliesi che potranno scegliere il loro nuovo sindaco sono 650.515, in totale sono 740 i consiglieri comunali da eleggere. Gli unici due Comuni capoluogo sono Andria e Trani, nella Bat: nel primo sono cinque i candidati sindaci, Giovanna Bruno (centrosinistra), Michele Coratella (M5S), Laura Di Pilato, Nino Marmo ed Antonio Scamarcio. Riflettori nazionali accessi soprattutto su Andria dove il centrodestra va diviso, con il capogruppo uscente in Consiglio regionale di Forza Italia, Nino Marmo, sostenuto da liste civiche e Antonio Scamarcio di indicazione della Lega. A Trani sono quattro gli aspiranti sindaci: Amedeo Bottaro, sindaco uscente ed espressione del centrosinistra, Filiberto Palumbo per la coalizione di centrodestra, Vito Branà del Movimento 5 Stelle e Tommaso Laurora che si presenta con la civica Trani Governa ed è sostenuto da Italia in Comune. Dei 49 Comuni in cui si vota, 15 hanno oltre 15mila residenti (il 30,6%); 34 invece meno di 15mila (69,4%).
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