Brindisi-Roma, voli sold out e prezzi alti: in aereo si paga fino a 600 euro

Brindisi-Roma, voli sold out e prezzi alti: in aereo si paga fino a 600 euro
di Giuseppe ANDRIANI
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Domenica 11 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 10:05

Da Brindisi a Roma e ritorno: è un salasso. La cancellazione del volo della compagnia di bandiera Ita Airways delle 6.15 dall’Aeroporto del Salento è solo momentanea, come ha assicurato Antonio Maria Vasile (presidente Aeroporti di Puglia). Il polverone che ne è seguito, però, continua a lasciare qua e là strascichi di polemica. Non solo l’interrogazione parlamentare di Mauro D’Attis e Andrea Caroppo al viceministro Galeazzo Bignami, che aveva assicurato un confronto con le compagnie e con Adp, ma anche una serie di problemi che restano sul campo. Anzi, sulla pista d’atterraggio. 

Nei panni di un viaggiatore medio verrebbe da chiedersi: si può pagare a rate? Al di là delle battute, la situazione contingente è la seguente: per viaggiare in giornata o in due giorni consecutivi servono almeno 200 euro.

Ma bisogna anche essere fortunati. Con l’aggiunta che la soppressione momentanea del volo del mattino costringe chi vuole raggiungere la capitale nelle prime ore del mattino a spostarsi con un giorno d’anticipo. Ma, del resto, parlano i numeri e le simulazioni dei prezzi. Domani e mercoledì sono andati sold out i voli di ritorno da Roma all’Aeroporto del Salento con Ryanair, ergo serve trovare un’alternativa. Ma restando sulla più famosa compagnia low cost d’Europa: se si vuole raggiungere Roma giovedì per ora di pranzo (partenza alle 10.55) e tornare in Salento per venerdì attorno alla stessa ora, servono 470 euro, esclusi benefit vari e bagagli. Va leggermente meglio, invece, se ci si accontenta di partire giovedì in serata. Tra venerdì e sabato, invece, stessi orari della precedente simulazione: 205 euro tra andata e ritorno. 

Brindisi-Roma con Ita Airways

E la situazione con Ita Airways è ancor più “esosa”. Partenza martedì 277 euro, ritorno nel pomeriggio dello stesso giorno 354 euro. Cioè: servono 631 euro per andare e tornare da Roma in giornata. Se il volo di rientro è invece fissato per il giorno seguente il prezzo è più abbordabile: 93 euro. 
Se è vero - ed è innegabile - che i voli comunque abbiano un buon successo commerciale, tanto da risultare sold out in diversi casi, è altrettanto vero che dal Salento partono diverse lamentele, che diventano spunti polemici. Così la capitale è distante. E il boom di fuori sede che prenotano i treni di certo non aiuta. L’impressione, così, è di vedere un territorio che quasi si stacca. Un problema che riguarda anche e soprattutto chi viaggia per lavoro. Dal 30 dicembre, poi, tornerà a essere operato il volo delle 6.15 con Ita, ma già adesso il prezzo per la sola andata è fissato su 219 euro (e mancano ancora 18 giorni). 

Dopo l’interrogazione parlamentare in settimana, alcuni consiglieri regionali ieri hanno incontrato a Brindisi, proprio in aeroporto, il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile. «Con un settore turistico che vola - ha commentato Paride Mazzotta (Forza Italia) - non si può fare a meno di una stazione aeroportuale in grado di sostenerne la crescita. Oggi, assieme ad altri colleghi di opposizione, abbiamo incontrato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, per fare il punto sullo scalo di Brindisi. Dopo la denuncia di Forza Italia sulla cancellazione del volo capolinea che collega Brindisi alla capitale, abbiamo ritenuto opportuno avviare un dialogo con la società collegata alla Regione». Sono stati affrontati altri temi «assolutamente di primo piano» solo in apparenza secondari, «ma concorrono ugualmente a dare linfa ai servizi e al turismo. Le macchine a noleggio all’interno dell’aeroporto, per esempio, sono poche rispetto alla domanda e i costi sono elevatissimi - sottolinea - è necessario dar spazio ad altre società anche per offrire un servizio a prezzi più contenuti».
Il problema esiste. Ed è già inserito nell’agenda politica dei parlamentari e dei consiglieri regionali pugliesi. Anche perché è altresì innegabile che l’aeroporto di Brindisi abbia conosciuto, grazie alle politiche di Adp e delle compagnie low cost, un incremento sensibile del numero dei passeggeri. Più rotte verso l’estero vuol dire più turismo. Ma il nodo della questione è un altro: il collegamento con e dalla capitale. Chi va a Roma non perde la poltrona, ma mezzo stipendio.
 

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