Voli ridotti a Brindisi, isolato il Sud della Puglia. Il territorio si mobilita: «È l'ora di dire basta»

Voli ridotti a Brindisi, isolato il Sud della Puglia. Il territorio si mobilita: «È l'ora di dire basta»
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Giovedì 15 Ottobre 2020, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 10:46

Il territorio fa sentire la propria voce contro la riduzione dei collegamenti da e per l'aeroporto di Brindisi, sia da parte di Alitalia sia dalle compagnie low cost. Dall'inizio di ottobre, infatti, per l'ex compagnia di bandiera sono solo due i voli di collegamento con Milano Linate e altrettanti con Roma Fiumicino. Ad orari anche scomodi, lamenta chi si sposta anche solo per una riunione d'affari e punta a sbrigare tutto nell'arco di una giornata. Identici problemi dalle compagnie low cost, che hanno ridotto notevolmente l'offerta di voli in arrivo o in partenza dallo scalo brindisino. E, ancora, altre criticità riguardano anche l'aeroporto di Bari.

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Tra i primi a far sentire la voce di protesta di un territorio evidentemente stufo dell'ennesima mancanza di servizi è il senatore del Pd Dario Stefàno: «Credo sia giunto il tempo di far sentire con chiarezza una voce forte e unita dalla Puglia - dice -, alla quale si continua a riservare un trattamento discriminatorio che di certo non accompagna e non sostiene le ambizioni di sviluppo del territorio. Considero non più tollerabile la situazione dei collegamenti aerei dei due scali aeroportuali pugliesi che, oltretutto, appare priva di logica alla luce dell'attuale periodo che viviamo, in cui ovunque, in ogni luogo pubblico e anche privato, si applicano le necessarie e doverose misure anti Covid. La fase estremamente delicata in cui ci troviamo suggerisce, infatti, l'adozione da parte di tutti di iniziative e misure atte proprio a contenere o, ancor meglio, abbattere le possibilità di diffusione del contagio da Covid19. È stato però deciso di non applicare il distanziamento sui voli di linea, che diventano, quindi, paradigmatici luoghi pubblici in cui non si praticano le regole del distanziamento in vigore. E già questo non va bene. Ma che addirittura si abbandoni alla mera logica del mercato, e quindi alla ricerca del profitto, la scelta di mantenere al lumicino i collegamenti dall'aeroporto di Brindisi con i maggiori capoluoghi italiani, è ancora più grave e intollerabile. Nel caso dei collegamenti da e per Roma, non si comprende il motivo per il quale si è scelto di tenere due voli, che operano sempre al colmo della loro capienza, da/per Bari e di prevederne per Brindisi uno solo.

Tutto ciò - conclude Stefàno - non può essere accettato, considerato che le tasse vengono pagate ugualmente in entrambi gli scali e che, soprattutto, dal territorio salentino emerge la richiesta di garantire i collegamenti e non solo in alta stagione estiva».


Protesta anche il consigliere regionale di centrodestra Paolo Pagliaro: «Il Salento è ancora una volta messo all'angolo. Siamo stanchi e non possiamo assistere inermi ad ogni angheria che nel silenzio più assoluto della Regione viene perpetrata ai danni di tutti. Dobbiamo alzare la voce e sbattere i pugni per fare in modo che tutto questo non accada più, bisogna agire. Dopo il forzato lockdown, proprio Alitalia aveva promesso di aumentare i voli su Brindisi, ma è durato una manciata di giorni. L'unico aereo per Roma Fiumicino parte da Brindisi alle 19.15, tratta opposta da Roma alle 17.15, per Milano invece parte alle 11.45 e da Milano per Brindisi alle 9.20», conclude Pagliaro chiamando a raccolta tutta la politica salentina per una mobilitazione. Concorda Rocco Palese, di Forza Italia: «Più di mezzo governo nei giorni scorsi è venuto a Taranto a promettere mari e monti per la ripresa e lo sviluppo del nostro territorio. Intanto se un cittadino del Salento ha bisogno di andare e tornare in giornata da Roma e Milano per motivi di lavoro o, peggio, di salute, non può farlo. Eppure i miliardi che il governo ha stanziato per salvare Alitalia negli ultimi mesi sono soldi pubblici, quindi anche dei cittadini del Salento. Occorre che tutto il mondo produttivo e le associazioni dei consumatori del Salento si mobilitino».
Il segretario della Uil Lecce Salvatore Giannetto dà ragione al presidente di Confindustria Lecce Giancarlo Negro: «Fa bene a dire che bisogna far rumore. È fondamentale che i nostri politici in primis si diano una mossa e siamo pronti a raggiungerli a Roma, a organizzare un sit-in sotto la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per impedire che scelte del genere continuino a penalizzare ed emarginare ulteriormente il Salento».


Per il presidente di Confartigianato Imprese Luigi Derniolo «la decisione di Alitalia di ridurre drasticamente i collegamenti farà precipitare il Salento in un ulteriore isolamento. Spostarsi sta diventando una missione impossibile. È inconcepibile che gli orari di decollo e atterraggio dei pochi voli operativi di Alitalia non consentano alle persone di raggiungere la capitale o l'aereporto milanese in giornata. Un danno a cui si aggiunge la beffa di avere, per le tratte ancora attive, delle tariffe per lo più inaccessibili».

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