Vaccini, nella fase due priorità a over 80 e pazienti oncologici

Vaccini, nella fase due priorità a over 80 e pazienti oncologici
di Vincenzo DAMIANI
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Martedì 19 Gennaio 2021, 07:41 - Ultimo aggiornamento: 09:36

Si inizierà con gli over 80 e pazienti oncologici, ematologici e cardiologici: sono queste le categorie prioritarie della fase 2 della campagna vaccinale anti Covid indicate dalla struttura commissariale. Le Asl pugliesi sono al lavoro per compilare le liste di chi avrà diritto alla dose, l'obiettivo è iniziare dal primo febbraio ma tutto dipenderà dall'approvvigionamento dei vaccini. Rispetto al piano originario Pfizer, ieri, come da programma ha consegnato solo 18.720 dosi anziché 30.420 come previsto dal piano originario. Un taglio pari al 38,4%. Le 11.770 dosi in meno costringeranno i Punti vaccinali pugliesi a rallentare le nuove somministrazioni per essere certi di poter garantire entro i 21 giorni i richiami, iniziati domenica, di chi è stato già vaccinato.
Il vaccino Pfizer, infatti, è efficace solamente dopo l'inoculazione di due dosi a distanza di tre settimane. La casa farmaceutica ha assicurato che dal 25 gennaio tutto tornerà alla normalità e verrà consegnato il numero di flaconcini previsti, mentre a febbraio verranno recuperate le dosi decurtate. Se l'impegno venisse mantenuto, già dal primo febbraio si potrebbe cominciare a vaccinare gli over-80 mentre, in contemporanea, negli ospedali si porterebbe a termine la fase 1 con i richiami. Diversamente, se dovessero esserci altri ritardi o la distribuzione dovesse essere parziale, per sicurezza sarà necessario rinviare la fase 2. Bisognerà attendere la settimana prossima per capire se Pfizer manterrà o meno gli accordi. «In base alla disponibilità e all'arrivo delle dosi di vaccini anti-Covid, si procederà con la vaccinazione prima agli anziani over-80 e poi ai pazienti fragili, tra i quali quelli oncologici, rispetto a tutte le altre categorie della popolazione», ha confermato ieri il viceministro alla Salute Pierpalo Sileri, intervenuto ad una conferenza stampa on line organizzata dalla Fondazione Insieme contro il Cancro sui test genomici nella cura del cancro al seno. Lo stesso Sileri ha ammesso che probabilmente «si comincerà un po' più avanti rispetto agli inizi di febbraio, perché si è anche in attesa dell'ok dell'Agenzia europea del farmaco Ema al vaccino AstraZeneca, che consentirà di avere dosi ulteriori».

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Se i tempi sono ancora incerti, sulle categorie da vaccinare all'inizio della fase 2 sembrano non esserci più dubbi: l'indicazione arrivata da Roma pone al primo posto anziani over-80 e una prima quota di circa 400mila pazienti oncologici, ematologici e cardiologici in tutta Italia. Ora toccherà alle Asl pugliesi preparare gli elenchi, poi, come accaduto con gli operatori sanitari, gli aventi diritto dovranno prenotarsi, da stabilire le modalità. Sicuramente si potrà aderire compilando un modulo on-line, ma per andare incontro alle esigenze dei più anziani e di chi non ha domestichezza con i pc e Internet, non è escluso che venga attivato un numero verde. Si sta studiando anche la possibilità di coinvolgere i medici di famiglia nelle prenotazioni. Operatori scolastici e forze dell'ordine, quindi, saranno vaccinati successivamente, non è stata accolta la proposta della Regione Puglia.
Sabato scorso, il governatore Michele Emiliano, durante l'inaugurazione dell'ospedale Covid in Fiera a Bari, aveva dichiarato: «Se si insiste nel voler tenere aperte le scuole, logica vorrebbe che la fase 2 della campagna vaccinale cominci dal mondo scolastico». In realtà, anche sull'avvio della seconda fase le Regioni stanno andando in ordine sparso: l'Unita di Crisi Covid 19 della Regione Lazio ieri, ad esempio, ha annunciato che le vaccinazioni per gli over 80enni inizieranno il primo febbraio e che già da lunedì 25 gennaio potranno prenotare il proprio vaccino anti Covid sul sito SaluteLazio.it (PrenotaVaccinoCovid). La distribuzione del vaccino Astrazeneca cambierebbe le carte in tavola e agevolerebbe le operazioni: se il via libera dovesse arrivare, come viene preventivato, il 29 gennaio, in Italia il primo milione di dosi potrebbe essere già pronto nei primissimi giorni di febbraio. Sarebbe la svolta, l'Europa ha prenotato 400 milioni di dosi (300 milioni acquistati, 100 opzionati), il 13,5% spetta all'Italia: parliamo quindi di circa 50 milioni di dosi, di cui 16 milioni dovranno essere consegnate, secondo gli accordi, entro il primo trimestre del 2021.
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