Quanto sia diffusa la variante indiana in Puglia si conoscerà con esattezza oggi, quel che è certo è che i casi di contagio sono aumentati rispetto ai 51 accertati sino alla settimana scorsa. «Ne abbiamo individuati altri ammette Antonio Parisi, responsabile del laboratorio Covid dell'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata ma stiamo finendo di raccogliere i dati e nelle prossime ore avremo una percentuale più affidabile sulla prevalenza della variante Delta». Non ci sono dubbi sul fatto che, comunque, la diffusione sia maggiore rispetto al 3% di un mese fa. «È presente su tutto il territorio», chiosa Parisi.
L'assessore regionale
È ormai solo questione di tempo, a breve, probabilmente entro la fine dell'estate, la variante indiana sarà quella dominante anche in Puglia, ne è sicuro anche l'assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco: «Stiamo monitorando attentamente l'espansione della variante Delta che, come già successo per la variante inglese, probabilmente nelle prossime settimane rimpiazzerà gli altri virus mutati perché è un ceppo più contagioso», ha detto a margine dell'evento organizzato dall'associazione Fincopp per la XVI Giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell'incontinenza, con istituzioni, associazioni di pazienti, ordini professionali e società scientifiche.
«Non dobbiamo spaventarci delle varianti - ha aggiunto - ma dobbiamo essere attenti.
L'ordine dei Medici
Anche Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, si mostra ottimista: «Siamo molto più tranquilli perché il numero dei vaccini cresce e noi eravamo quella categoria che contava ogni mese tra 60-80 morti per Covid. Dopo i vaccini non abbiamo più avuto questa incidenza, significa che il vaccino funziona. Lo abbiamo testato prima su di noi e ora speriamo lo testino tutti i cittadini, perché è l'unica via per uscirne».
In attesa che si possa raggiungere l'immunità di gregge, la variante indiana, o Delta, è tenuta sotto controllo attraverso il contact tracing: per limitarne la diffusione, nei giorni scorsi Lopalco e il direttore di dipartimento Vito Montanaro hanno trasmesso alle Asl e ai dipartimenti di Prevenzione una circolare con le nuove misure da attuare per il contenimento e gestione dei nuovi casi. Ad esempio, per interrompere le catene di contagio, si legge, occorre identificare precocemente i nuovi casi tra i contatti stretti mediante test molecolare da effettuare a 72 ore dall'ultimo contatto con il caso indice, procedendo secondo un modello a cerchi concentrici. Inoltre, le Asl devono inviare ai due laboratori Covid 60 tamponi a settimana, scelti a caso, per effettuare il sequenziamento; e devono essere analizzati anche tutti i tamponi risultati positivi di persone ricoverate o di quelle completamente vaccinate. Infine, chi è venuto a contatto con una persona risultata positiva ad una variante, se non è stata contagiata dovrà essere invitata a vaccinarsi, qualora non lo avesse già fatto. Da quando la variante indiana ha messo piede in Puglia non c'è stato un aumento dei casi di malattia grave, ma i timori restano soprattutto per quando riapriranno le scuole. Il ministero e le Regioni stanno alzando il livello di guardia, però c'è la paura che l'arrivo dei turisti dall'estero possa aumentare la circolazione della variante Delta.