Vaccino, i giorni dello sprint. Ma è scontro medici-Regione. Somministrate 6.802 dosi

Vaccino, i giorni dello sprint. Ma è scontro medici-Regione. Somministrate 6.802 dosi
di Vincenzo DAMIANI
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Sono salite a 6.802 le somministrazioni di vaccino anti Covid in Puglia, secondo l'ultimo dato del ministero della Salute, aggiornato all'una della notte scorsa. C'è stata, quindi, un'altra accelerazione considerando che ieri alle 13 erano 4.727 i vaccini inoculati agli operatori sanitari. Il 26,3% delle dosi consegnate alla Puglia, pari a 25.855, sono state dunque «consumate», rispetto al 18,3% di ieri. Sono 3.652 le donne vaccinate, 3.150 gli uomini; la fascia di età con il maggior numero di somministrazioni è quella tra 50 e 59 anni con 1.822 inoculazioni. Sono 6.436 gli operatori sanitari vaccinati, 221 i dipendenti non sanitari e 145 gli ospiti delle Rsa.

La prova del nove ci sarà oggi, quando in tutti gli ospedali si procederà contemporaneamente alle inoculazioni del vaccino anti Covid, quindi è atteso un altro importante passo in avanti. Sempre prendendo in esame il monitoraggio del ministero, sono 2.559 le donne vaccinate, 2.168 gli uomini; la fascia di età con il maggior numero di somministrazioni è quella tra 50 e 59 anni con 1.295 inoculazioni. Sono 4.502 gli operatori sanitari vaccinati, 163 dipendenti non sanitari e solamente 62 gli ospiti delle Rsa. Il dato delle residenze per anziani è praticamente fermo al 31 dicembre scorso, primo giorno di campagna vaccinale: da quel giorno non risultano esserci state nuove somministrazioni.


Ma scoppia una nuova polemica tra Regione e medici di famiglia, dopo lo scontro sui test rapidi: questa volta ad attaccare è il sindacato Fimmg, che accusa l'assessorato di non aver inserito nella fascia a elevata priorità i medici di base. «Siamo rimasti interdetti nell'apprendere che nel piano strategico per la vaccinazione contro il Covid-19 i medici di medicina generale non rientrino tra le categorie ad elevata priorità», critica Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia. Secondo Monopoli, nel piano strategico vaccinale i medici di medicina generale «non vengono menzionati e rientrano nella generica categoria delle altre strutture ambulatoriali territoriali, una fascia di rischio medio-bassa che non prevede l'accesso prioritario al vaccino anti Covid-19». «Ci fa piacere prosegue Monopoli - che la Regione Puglia abbia mostrato particolare solerzia per tutelare la sicurezza di quei medici di medicina generale che, in quanto soggetti fragili, hanno chiesto l'esonero dall'esecuzione dei tamponi». Ma «a fronte del crescente numero di decessi tra i colleghi anche in Puglia, confidiamo nel fatto che una dirigenza regionale così attenta alla sicurezza dei medici di medicina generale esonerati, comprenda che senza vaccinazione i medici di famiglia non possano essere esposti ad attività ad alto rischio», aggiungono Monopoli e Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari e vicesegretario nazionale del sindacato.
Il gruppo di lavoro per le vaccinazioni anti Covid in Puglia ha suddiviso in quattro fasce di rischio il personale sanitario: livello 3, rischio alto; livello 2, rischio medio alto; livello 1, rischio medio basso; livello 0, rischio basso. Nel livello 3, i primi ai quali vengono somministrate le dosi di Pfizer in queste ore, rientrano i dipendenti che lavorano negli ospedali Covid, gli operatori degli ospedali Covid post acuzie, servizio 118 e Punti di primo intervento, pronto soccorso, sicurezza e sorveglianza sanitaria, dipartimenti di Prevenzione, Usca, strutture di pre triage e di esecuzione dei tamponi, laboratori analisi, radiodiagnostica. Sono i lavoratori di questi centri i primi ad essere vaccinati, poi toccherà a tutti gli altri, sempre su base volontaria. Il livello 2, invece, comprende i medici di guardia medica e del servizio Scap; ospedali non Covid e Pta; uffici aperti al pubblico, come Cup, protesi, invalidità; direzioni mediche e delle professioni sanitarie; Servizio prevenzione e protezione. Nel livello 1 sono ricompresi: dipendenti dei distretti socio sanitari; poliambulatori e ambulatori territoriali; dipartimenti territoriali; centri screening oncologici; altre strutture ambulatoriali territoriali, in quest'ultima categoria sono compresi anche i medici di famiglia che, invece, chiedono di essere inseriti nel livello 3. Infine, nel livello 0 ci sono: direzioni aziendali e aree e strutture di staff.
Oggi partirà la campagna della Fimmg Vaccinami promossa proprio per sensibilizzare la Regione Puglia sulla necessità di sottoporre subito al vaccino i medici di famiglia. «I medici di medicina generale aggiunge Calabrese - sono da sempre in prima linea nella battaglia contro il Covid-19. Lo dimostrano purtroppo i molti colleghi deceduti a causa dell'epidemia da Coronavirus. Per questo ci pare assurdo che, a parte i medici del 118, non rientrino tra le categorie ad alto rischio che hanno diritto ad un accesso prioritario alla vaccinazione». La Fimmg invita tutti i medici ad inviare a partire da oggi una lettera alla Regione con la richiesta urgente di vaccinazione anti Covid.
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