Vaccini agli studenti in fascia 12-18 anni, la pediatra ai genitori: «Niente timori, due dosi di prima di tornare a scuola»

Vaccini agli studenti in fascia 12-18 anni, la pediatra ai genitori: «Niente timori, due dosi di prima di tornare a scuola»
di Paola COLACI
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:13

Annamaria Staiano, direttrice di Pediatra generale all’Azienda ospedaliera universitaria federiciana di Napoli e presidente della Società italiana di pediatrianon ha dubbi: «È necessario accelerare con la vaccinazione anti-Covid nei ragazzi in fascia 12-19 anni per garantire la ripresa di tutte le attività, a partire da quelle scolastiche. Ed evitare di dover tornare a fare ricorso alla Dad o agli ingressi scaglionati in classe». E in Puglia sono 244mila gli studenti da vaccinare prima del ritorno a scuola a settembre.

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Professoressa Annamaria Staiano, come procede in Italia la campagna vaccinale per la fascia di popolazione tra i 12 e i 19 anni?
«Attualmente risulta vaccinato con una dose il 26% del totale dei soggetti tra 12-19 anni, mentre solo il 10% della platea totale ha completato il ciclo vaccinale.

I dati, purtroppo, non sono molto incoraggianti. È certamente necessario accelerare con le somministrazioni per garantire una ripresa in sicurezza di tutte le attività, soprattutto quelle scolastiche, dopo la pausa estiva». 


Si riscontrano differenze evidenti nella stessa fascia di età? Si sottopongono a vaccinazione tutti gli under 19 indistintamente oppure ci sono sacche di resistenza, soprattutto tra i più giovani?
«Effettivamente la risposta alla campagna vaccinale nei giovani è stata differente in base alla fascia di età. Infatti, soprattutto nei mesi scorsi, l’adesione dei soggetti tra i 16 ed i 18 anni è stata molto elevata, probabilmente per la voglia dei ragazzi di tornare ad una vita normale. Al contrario, in quelli di età compresa tra i 12 ed i 15 anni c’è stato minore entusiasmo e i tassi di adesione sono risultati notevolmente inferiori. Questo può essere dovuto ai timori dei genitori, che sono preoccupati da possibili eventi avversi a fronte di un rischio basso di avere manifestazioni severe del Covid».


Nonostante le rassicurazioni del governo e degli esperti, i genitori continuano dunque a essere esitanti. Timori fondati oppure non c’è ragione di avere perplessità?
«Le preoccupazioni dei genitori sono comprensibili, ma possiamo certamente rassicurarli. Anche tra i bambini e gli adolescenti, nelle maggior parte dei soggetti non sono stati descritti effetti avversi dopo la vaccinazione. In un soggetto su 10 si possono verificare effetti avversi di lieve entità quali dolore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi, diarrea e febbre.


Quanto è importante che i ragazzi si vaccinino prima della ripresa della scuola?
«La vaccinazione è attualmente l’unico mezzo che abbiamo per ritornare rapidamente alla normalità. È importante che prima della ripresa della scuola si raggiungano adeguate coperture vaccinali, così da consentire una ripresa in sicurezza delle attività scolastiche. L’obiettivo prioritario è evitare di dover ricorrere alla Dad o a turni scaglionati, che hanno influenzato negativamente la qualità di vita dei nostri ragazzi».


Per proteggere gli studenti dai rischi del contagio e delle varianti è sufficiente una sola dosa oppure è indispensabile il ciclo completo?
«La singola dose di vaccino fornisce una protezione parziale dal virus. Riduce il rischio di contagio, ma si è comunque esposti. È stato, invece, dimostrato che il vaccino è efficace contro tutte le varianti Sars-Cov-2 dopo la seconda dose. Pertanto, è auspicabile completare quanto prima il ciclo vaccinale».


In Puglia la campagna vaccinale dedicata agli studenti in fascia 12-18 anni partirà ufficialmente il 23 agosto e sono circa 245mila i ragazzi da vaccinare. Sarebbe il caso di anticipare i tempi e partire con le somministrazioni sin da subito? 
«Considerato quanto appena esposto in merito alla maggiore protezione dal virus quando il ciclo vaccinale è completo, sarebbe, ovviamente, preferibile vaccinare quanto prima tutti i soggetti candidati a ricevere la vaccinazione. Ciononostante, l’organizzazione della campagna vaccinale è di competenza delle singole Regioni, che tengono conto delle locali disponibilità di vaccini ed infrastrutture».
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