Vaccini, slitta di un mese la fase 2 AstraZeneca meglio per under 55

Vaccini, slitta di un mese la fase 2 AstraZeneca meglio per under 55
di Vincenzo DAMIANI
3 Minuti di Lettura
Domenica 31 Gennaio 2021, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 09:13

La fase 2 della campagna vaccinale anti Covid rischia di slittare di un mese, a fine febbraio, anziché nei primi giorni del mese come ipotizzato inizialmente. Le notizie che arrivano dall'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, non sono buone: il vaccino AstraZeneca, tanto atteso, ha una efficacia inferiore a Pfizer e Moderna, calcolata al 72% contro il 95% delle altre due case farmaceutiche. Non solo: Aifa ha consigliato la somministrazione delle dosi di Astrazeneca alla popolazione dai 55 anni in giù. Questo significa che, con ogni probabilità, dovranno essere riviste tutte le strategie. Il progetto italiano originario prevedeva l'impiego del vaccino Astrazeneca, che richiede solo una dose ed è più facile da conservare non necessitando di temperature molto basse, per immunizzare gli anziani: 80enni, 70enni ma anche 60enni.
Le indicazioni Aifa costringono la Puglia e il resto del Paese a rivedere i piani. C'è, però, un problema: l'Italia ha acquistato meno dosi di Pfizer e Moderna, puntando molto su Astrazeneca. Insomma, un rebus che dovrà essere risolto nei prossimi giorni. «Adesso spiega l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco - il ministero della Salute farà le proprie valutazioni tecniche e ci dovrà fornire le nuove indicazioni. Potrebbe anche decidere che il vaccino Astrazeneca può essere somministrato anche ai 60enni, ma certamente va rivisto tutto».
Cosa è accaduto? Ieri l'Aifa, dopo il via libera di Ema, ha autorizzato l'uso del vaccino di AstraZeneca «per la prevenzione della malattia Covid-19 nei soggetti al di sopra dei 18 anni, come da indicazione Ema», ma «nel tentativo di contestualizzare le migliori condizioni di utilizzo di questo vaccino rispetto agli altri vaccini disponibili (BioNTech/Pfizer e Moderna) e sottolineando che una valutazione conclusiva potrà avvenire solo al termine degli studi clinici in corso», la Commissione Tecnico-Scientifica ha suggerito «un utilizzo preferenziale dei vaccini a Rna messaggero nei soggetti più anziani e/o più fragili» e «un utilizzo preferenziale del vaccino AstraZeneca, in attesa di acquisire ulteriori dati, in soggetti tra i 18 e i 55 anni, per i quali sono disponibili evidenze maggiormente solide». «L'arrivo di un terzo vaccino rappresenta un importante contributo alla campagna vaccinale in corso», ha commentato il direttore generale dell'Agenzia del farmaco Nicola Magrini e «Aifa ha fornito indicazioni per ottimizzare l'utilizzo dei vaccini esistenti sfruttandone al meglio le diverse caratteristiche». E nel frattempo cosa succederà? «Noi in Puglia prosegue Lopalco proseguiremo con il completamento della fase 1, vaccineremo tutti gli odontoiatri, medici di libera professione e gli over 80enni che vivono in casa e non nelle Rsa. Ci vorrà ancora qualche settimana, forse 15 giorni, per concludere. La fase 2 slitterà di qualche settimana, ma preferisco non fare previsioni per non creare aspettative nella popolazione».
Per questi motivi l'assessore non ha intenzione, per ora, di aprire le agende per le prenotazioni delle vaccinazioni della fase 2. Mentre conferma la volontà di dare priorità agli operatori scolastici assieme agli anziani: «Il vaccino Astrazeneca spiega potrebbe esserci utile proprio per immunizzare professori e dipendenti scolastici, come fascia di età ci siamo». Il calendario delle consegne dei vaccini a febbraio prevede l'arrivo in Puglia, già domani, di circa 30mila dosi Pfizer e 4.300 di Moderna. La settimana successiva, invece, Pfizer dovrebbe aumentare il numero di flaconcini, riservandone 42mila alla Puglia, mentre Moderna ne distribuirà 8.700. Pfizer ha garantito consegne con cadenza settimanale, da metà febbraio dovrebbero arrivare circa 41-42mila dosi a settimana. Complessivamente, a febbraio la Puglia dovrebbe ricevere, quindi, circa 160mila dosi. Ieri c'è stato un incontro online tra Lopalco e i presidenti dei sei Ordini dei medici: l'assessore ha assicurato che entro il 15 febbraio la Regione conta di vaccinare tutti gli odontoiatri e medici liberi professionisti. Proprio il vaccino Moderna verrà somministrato a queste due categorie professionali sanitarie. I presidenti degli Ordini dei medici hanno espresso «apprezzamento per il lavoro svolto dall'assessore Lopalco e per il suo impegno finalizzato a garantire la vaccinazione a tutti i soggetti che rientrano tra le priorità del piano vaccinale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA