In Puglia sono quasi 1,4 milioni le dosi di anti Covid somministrate, per la precisione 1.394.616, di cui oltre un milione riguardano le prime inoculazioni. Grazie a nuovi rifornimenti sono riprese le vaccinazioni anche per la fascia di età 60-69 anni, prosegue la copertura di prime o seconde dosi a fragili, over 80, 79-70. Sono iniziate anche le somministrazioni delle seconde dosi al personale scolastico con l'uso di AstraZeneca.
Sono 240mila i fragili immunizzati
Sono 239.677 i pugliesi fragili, vulnerabili e disabili vaccinati contro il Covid, compresi i loro caregiver, su un totale di 485.896. Quasi il 50% del target complessivo, quindi, ha ricevuto almeno la prima dose.
L'Osservatorio Malattie Rare: «Seguire esempio Puglia»
«Le due regioni che hanno dato l'esempio virtuoso sono state Campania e Puglia: vaccineranno tutti i malati rari in possesso di codice di esenzione R in via prioritaria. Deve essere considerato il modello a cui tutte le regioni devono adeguarsi».
Lo sostiene, in una nota, l'Osservatorio Malattie Rare (OMR) impegnato nel monitorare quotidianamente le attività vaccinali anti Covid-19 a livello nazionale e, soprattutto, regionale. Negli ultimi 40 giorni, dopo le ultime raccomandazioni del ministero della Salute, «sono state raccolte moltissime segnalazioni da parte di associazioni e cittadini disorientati, delusi, arrabbiati a causa di informazioni discordanti e modalità di prenotazione non chiare e inefficaci», dicono dall'OMR.
«Siamo arrivati ai primi giorni di maggio - denuncia l'Osservatorio - e ancora in molte regioni le persone con disabilità grave, i malati rari e i loro caregiver sono in attesa di essere vaccinati o di poter prenotare, mentre migliaia di persone giovani e in salute sono state vaccinate. L'Italia sta andando in venti diverse direzioni e crea persone fragili di serie A e di serie B. È necessaria un'azione da parte della cabina di regia guidata dal generale Figliulo, e serve farlo subito».