Arrivate 152mila dosi Pfizer in Puglia. I medici di base a Emiliano: ​«Se troppo onerosi, facciamo passo indietro» ma il presidente rassicura

La campagna vaccinale in Puglia procede: il 95% delle dosi ricevuta è stato iniettato. I medici di base a Emiliano: «Se troppo onerosi, facciamo passo indietro»
La campagna vaccinale in Puglia procede: il 95% delle dosi ricevuta è stato iniettato. I medici di base a Emiliano: ​«Se troppo onerosi, facciamo passo indietro»
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Mercoledì 28 Aprile 2021, 18:40 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 09:08

Sono state consegnate in Puglia 152mila dosi del vaccino Pfizer. Si tratta del lotto più consistente in assoluto tra quelli ricevuti dall'inizio della campagna.

La prossima consegna è prevista per il 2 maggio quando dovrebbero arrivare 124.400 dosi di AstraZeneca, 16.900 di Moderna e 10.500 di J&J. Tre giorni dopo, il 5 maggio, Pfizer distribuirà altri 141.570 sieri: in una settimana, quindi, la Puglia dovrebbe ricevere 445.370 dosi.

Per fortuna, perché le scorte si assottigliano. La regione è arrivata al 95% delle dosi anti Covid utilizzate rispetto a quelle consegnate complessivamente.

Secondo i dati ministeriali, la Puglia ha superato il tetto dell'1,2 milioni di dosi inoculate, per la precisione sono 1.214.750.

La Puglia è terza per numero di vaccini somministrati dopo Umbria e Marche.

Ma risultano essere rimaste solo 8.208 dosi Astrazeneca, 18.108 Pfizer, 7.274 J&J, e 30.845 Moderna.

Qui il calendario completo delle consegne.

Fimmg Bari a Emiliano: «Se troppo onerosi, facciamo passo indietro»

 

«Se l'intervento della medicina di famiglia nella campagna vaccinale non è necessario, o è considerato troppo oneroso per il sistema sanitario, siamo pronti a fare un passo indietro, rinunciando ad un'attività che abbiamo intrapreso con generosità e responsabilità esclusivamente per attenzione verso i pazienti e per ridurre così il numero dei morti che questa pandemia sta determinando».

Lo scrive il segretario della sezione barese della Fimmg, nonché vicesegretario nazionale, Nicola Calabrese, in una lettera inviata oggi al governatore pugliese Michele Emiliano.

«Come sa - scrive - da settimane i medici di famiglia sopportano le conseguenze di mancanze organizzative del sistema vaccinale e della carenza di dosi, sono sottoposti ad una pressione insostenibile ed esposti a minacce e ad una crescente conflittualità con i pazienti».

«Nonostante questo - prosegue - qualcuno vuol far passare l'immagine di una categoria le cui motivazioni per aderire alla campagna vaccinale sarebbero addirittura di natura economica, secondo l'ultima delle accuse che sono circolate e che nessuno dall'interno delle istituzioni si è preoccupato di smentire».

Il segretario Fimmg Bari, quindi, chiede a Emiliano «di intervenire pubblicamente esprimendosi sulle motivazioni e sulle scelte fatte dalla Regione in merito alla partecipazione della medicina generale alla campagna vaccinale e sul ruolo che svolge all'interno del sistema sanitario regionale. Le chiedo inoltre di pubblicare con la massima trasparenza i compensi nel percorso vaccinale di tutti i soggetti coinvolti attivamente nella campagna».

Le rassicurazioni di Emiliano: «Ce la faremo»

 

«Cari amici ed amiche - risponde Emiliano - raccolgo la vostra sollecitazione per chiedervi di guardare oltre le ingiuste critiche che vi hanno rivolto. Nella cronaca di questa pandemia accade sovente che ciascuno di noi - spesso senza avere alcuna responsabilità - subisca a torto o a ragione polemiche ed attacchi. La giustificata ansia di tutti noi di vaccinarci al più presto pur in mancanza - in tutto il mondo - di dosi di vaccini sufficienti, giustifica la continua attenzione sulle attività che ogni attore sanitario svolge in questo periodo».

«Ma - assicura - i medici di famiglia in questa fase stanno affrontando un compito delicato e importantissimo e si stanno comportando egregiamente nonostante i disagi causati dalla somministrazione a singhiozzo dei vaccini da parte del Governo».

«Ce la faremo cari amici ed amiche - conclude - riusciremo a vaccinare tutti non appena avremo le dosi».

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