Vaccini, mancano all'appello circa 5mila operatori sanitari: il piano della Regione

Vaccini, mancano all'appello circa 5mila operatori sanitari: il piano della Regione
di Massimiliano IAIA
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Domenica 5 Settembre 2021, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 08:30

Con l'avvicinarsi dell'apertura delle scuole e, soprattutto, a pochi giorni dal traguardo dell'immunità di gregge, fissato con l'80% della copertura vaccinale per la popolazione, la Regione Puglia fa il punto sulle somministrazioni. E lo fa prendendo come doppio spunto da un lato il numero del personale sanitario che ancora non ha ricevuto nemmeno una dose, dall'altro quello del personale scolastico che non si è ancora sottoposto a vaccinazione. Numeri che, a dire il vero, almeno in linea generale sono abbastanza noti, ma che al tempo stesso inducono ad una riflessione, o quantomeno ad un intervento immediato, visto che si tratta di cifre piuttosto alte, probabilmente inattese alla vigilia dell'apertura della campagna di vaccinazione.
L'occasione per tracciare il quadro della situazione è stato il congresso provinciale della Fimmg in corso a Bari, al quale ha preso parte anche il direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro.

Il monitoraggio della Regione

È stato lui a confermare il dato sul personale sanitario non ancora vaccinato: «Quasi 5mila non vaccinati o che risultano nei sistemi informatici non vaccinati e altri 1.200 codici fiscali dubbi. Sulla carta sono tanti». Montanaro ha spiegato che sabato scorso le liste sono state inviate alle Asl: «In questo momento sono in atto una serie di azioni attive promosse dalle direzioni strategiche per verificare se manca la registrazione o se si tratta di operatore sanitario che effettivamente non ha ricevuto la somministrazione del vaccino».
Montanaro ha parlato anche del personale scolastico non ancora vaccinato: secondo il report settimanale della struttura commissariale nazionale, in Puglia sono 7.027 i dipendenti scolastici non ancora vaccinati contro il Covid, il 6,39% del totale.

Ma il numero potrebbe salire, perché sono ancora in corso le verifiche da parte della Regione Puglia: la fetta di personale scolastico non vaccinata potrebbe aumentare fino al 13% circa. «Siamo impegnati nel tentativo di vaccinare tutti gli operatori scolastici che ad oggi non hanno ancora ottenuto la somministrazione del vaccino anti-Covid. Sino alla fine di settembre - ha spiegato Montanaro - porteremo avanti le iniziative che ad oggi hanno consentito la Puglia di essere tra le prime regioni in Italia. Oggi è in atto un'azione poderosa per vaccinare i 12-19enni, perché tra qualche giorno inizieranno l'anno scolastico e ci auguriamo che possa riprendere la loro vita normale».

La campagna vaccinale


La Regione, intanto, si prepara a cambiare volto all'organizzazione della campagna vaccinale, passando dagli hub nei palazzetti a centri più piccoli ma diffusi. «Per il futuro - ha concluso Montanaro - dobbiamo cercare di normalizzare l'attività della campagna vaccinale, gli hub molto spesso sono attivati in palazzetti dello sport che devono tornare alla loro missione originaria, cioè quella di accogliere le società sportive». Nei piani delle Asl c'è l'impiego degli attuali ambulatori vaccinali a cui aggiungere altre strutture da recuperare, come scuole dismesse ad esempio. Inoltre, dalla prossima settimana dovrebbe esserci la possibilità anche in Puglia di vaccinarsi in farmacia. E in tutta la regione a provvedere alla somministrazione delle prime dosi saranno più di 600 farmacisti abilitati. «Per avere una data certa di avvio delle vaccinazioni si dovrà attendere ancora qualche giorno ma tutti i dettagli saranno resi noti con buona probabilità all'inizio della prossima settimana - ha detto nei giorni scorsi Luigi d'Ambrosio Lettieri, presidente dell'ordine dei Farmacisti di Bari e Bat - In ogni caso siamo pronti. La procedura operativa è stata completata e il personale delle farmacie ha terminato la formazione prevista per le somministrazioni». Prime dosi per le quali saranno utilizzati farmaci Pfizer e Moderna da destinare ai cittadini in età vaccinabile, a partire dai 12 anni. «Ma posso già anticipare che in autunno i farmacisti abilitati potranno dedicarsi anche alla somministrazione del vaccino anti influenzale - ha aggiunto D'Ambrosio Lettieri -, rispetto alla vaccinazione anti-Covid il ruolo delle farmacie è determinante soprattutto in relazione al rapporto con quei cittadini la cui opinione sulla campagna di immunizzazione è viziata da informazioni parziali o pregiudizi. Cittadini che possono essere presi per mano dal farmacista di fiducia e condotti sulla retta via dell'immunizzazione».

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