Vaccini, timori di assalto degli over 60. Ecco come cambia il piano delle somministrazioni: oggi 79enni, domani 78enni. Anche senza prenotazione

Vaccini, timori di assalto degli over 60. Ecco come cambia il piano delle somministrazioni: oggi 79enni, domani 78enni. Anche senza prenotazione
di Vincenzo DAMIANI
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Lunedì 12 Aprile 2021, 00:28 - Ultimo aggiornamento: 18:20

Un altro cambio in corsa. E ancora confusione. Quando la circolare della Regione Puglia è arrivata, nella tarda serata di sabato, sulla loro scrivania, i sindaci hanno alzato le barricate. Aprire la campagna vaccinale a tutti gli over60 in buona salute, anche a coloro che non avevano ancora dato adesione, avrebbe potuto provocare “assalti” e disagi nei centri vaccinali. In una parola il caos che i sindaci, in prima linea, sino a ieri mattina hanno cercato di evitare e, in parte, ci sono riusciti. Infatti, dopo un incontro online con il governatore Michele Emiliano, la Regione ha ritirato la circolare emanata solo 12 ore prima e ha fornito nuove indicazioni sulla gestione delle somministrazioni. Risultato finale: da oggi potranno vaccinarsi tutti coloro che avevano già confermato l’appuntamento fissato dalle Asl, e tutti i 79enni, compreso chi non aveva dato l’adesione. Da domani, invece, ai 79enni non prenotati si aggiungeranno anche i 78enni che non hanno aderito. Fermo restando che avranno sempre priorità i pugliesi che hanno dato il loro consenso alla vaccinazione anti Covid; e che le somministrazioni ai non prenotati avverranno solamente se avanzeranno le dosi.

Andamento lento

La campagna vaccinale anti Covid in Puglia procede ad andamento lento - è terz’ultima nella classifica tra dosi ricevute e quelle utilizzate - e tra le polemiche. È stata travagliata la decisione presa ieri dalla Regione di estendere, da questa mattina, la campagna vaccinale anche agli over60 che ancora non hanno dato adesione: sabato sera, con una circolare firmata dall’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, e il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, era stato stabilito che sarebbe stato consentito «l’accesso alla vaccinazione per tutte le persone di età superiore ai 60 anni che non si trovano in condizione di estrema vulnerabilità e/o di disabilità grave senza alcuna preventiva conferma di adesione o prenotazione». I sindaci, però, si sono immediatamente opposti, temendo il caos nei centri vaccinali: «C’è molta disorganizzazione e questa disorganizzazione non può ricadere sui sindaci», ha lamentato Domenico Vitto, presidente Anci Puglia prima dell’incontro con Emiliano. Alle 11, quindi, c’è stata la riunione con il governatore e si è arrivati ad una soluzione «intermedia» per «evitare il sovrafflusso»: parallelamente a coloro che si sono già prenotati sulla piattaforma regionale, la Puglia avvierà la somministrazione con AstraZeneca anche ai non prenotati nella fascia di età tra 79 ai 60 anni in ordine di anzianità, e a partire dai 79enni (nati nel ‘42) che potranno presentarsi domani, 12 aprile ai punti vaccinali. Il giorno dopo, martedì 13, sarà il turno dei 78enni (nati nel ‘43) e così via fino a sbloccare le fasce d’età fino ai 60enni. «Ovviamente sino ad esaurimento dei vaccini disponibili». «Man mano che gli slot verranno saturati sarà consentito, a seguito di apposita comunicazione - precisa la Regione in una nota - sbloccare le altre fasce di età per ordine di anzianità per presentarsi agli hub per la vaccinazione. Si prega pertanto i cittadini che non rientrano nelle fasce di età indicate a non presentarsi presso gli hub vaccinali e ad attendere lo sblocco della loro annualità». «Poiché la capacità di vaccinazione degli hub vaccinali è risultata superiore alle adesioni della fascia dei 79 anni già in programma – spiegano ancora dalla Regione - si è reso necessario sollecitare le Asl a procedere al riempimento degli slot di ogni singolo hub vaccinale».

Il totale delle somministrazioni

Intanto, sono arrivate a 762.307 le somministrazioni, dato aggiornato alle ore 17 di ieri: +19mila circa in 24 ore. «In questa settimana – dichiara Gianmarco Surico coordinatore della Rete oncologica pugliese - abbiamo messo in sicurezza con la prima dose di vaccino oltre l’83% dei pazienti afferenti alla rete oncologica pugliese che sono in trattamento o hanno terminato le cure negli ultimi 6 mesi. Il target quindi è stato pienamente raggiunto. E questo grazie al grande lavoro portato avanti negli ospedali che ospitano i centri di cure specialistiche, che hanno lavorato ogni giorno, in alcuni casi sino a mezzanotte». Sono entrati in campo finalmente anche i medici di famiglia: da martedì scorso a ieri, sono 33.557 le inoculazioni effettuate; 21.666 quelle eseguite negli studi medici e strutture comunali o Asl; 11.891 quelle fatte a domicilio.

 

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