Vaccini, firmato il decreto: la Puglia approva il calendario

Vaccini, firmato il decreto: la Puglia approva il calendario
di Vincenzo DAMIANI
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Giovedì 8 Giugno 2017, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 11:11
Le Asl pugliesi dovranno monitorare i dati delle vaccinazioni, trasmettere le informazioni alla Regione e riorganizzare turni e ambulatori secondo il nuovo calendario approvato ieri dalla giunta Emiliano. La Regione Puglia ha recepito e si è immediatamente adeguata al nuovo piano nazionale che ha introdotto nuovi farmaci da somministrare ai bambini, in tutto si passa da 4 a 12. Una mossa necessaria per evitare, in vista di settembre e dell’inizio dell’anno scolastico, caos e per garantire la massima copertura. 
L’approvazione in giunta è avvenuta a poche ore di distanza dalla firma da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del decreto del governo Gentiloni sull’obbligo vaccinale per i più piccoli. Una norma che impone l’obbligo dei vaccini per l’accesso a scuola per i bambini sino a 6 anni e sanzioni severe per chi trasgredisce, con multe per i genitori che vanno da 500 a 7.500 euro. Saranno obbligatori anche i vaccini per i bimbi che frequentano le elementari e sino ai ragazzini di 16 anni, ma in questo caso la violazione prevede solo la multa e non il divieto di iscriversi. Le misure del decreto entrano in vigore dal prossimo anno scolastico. Salgono a 12 i vaccini obbligatori, questo l’elenco: polio, difterite, tetano, epatite b, pertosse, emofilo b, meningococco b e c, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Dovranno essere somministrati ai nati dal 2017; ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate, invece, le vaccinazioni contenute nel calendario vaccinale nazionale relativo a ciascun anno di nascita. 
I genitori potranno recarsi negli uffici delle Asl per ricevere informazioni sulle modalità e i tempi di vaccinazione dei propri figli. Come detto, le dodici vaccinazioni obbligatorie diventano un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia. Per i bambini di età compresa tra 0 e 16 anni sono obbligatorie e gratuite - in base alle specifiche indicazioni del calendario vaccinale relativo a ciascuna coorte di nascita - le seguenti vaccinazioni: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b, anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione i bimbi immunizzati per effetto della malattia naturale, ad esempio i piccoli che hanno già contratto la varicella non dovranno vaccinarsi contro tale malattia. Le vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di base o dal pediatra. Il genitore che violerà l’obbligo di vaccinazione verrà segnalato dalla Asl al Tribunale dei minorenni per la possibile sospensione della potestà genitoriale.
 

I controlli saranno annuali e fatti a tappeto, non a campione. I dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi hanno l’obbligo di richiedere, all’atto dell’iscrizione, la documentazione che prova l’effettuazione delle vaccinazioni oppure l’eventuale esonero. Il genitore potrà anche autocertificare l’avvenuta vaccinazione e avrà tempo per presentare la copia del libretto vaccinale sino al 10 luglio di ogni anno. La semplice presentazione alla Asl della richiesta di vaccinazione consente l’iscrizione a scuola, in attesa che l’azienda sanitaria provveda ad eseguire la vaccinazione. I piccoli non vaccinabili per ragioni di salute dovranno essere inseriti in classi nelle quali sono presenti soltanto bimbi vaccinati o immunizzati naturalmente. Con la firma da parte del presidente Mattarella del decreto può andare in archivio la legge pugliese che era pronta ad essere approvata. 
«Il decreto legge sull’obbligo vaccinale firmato oggi dal presidente Mattarella – commenta il presidente della commissione regionale Bilancio, Fabiano Amati (Pd), primo firmatario della pdl presentata nei mesi scorsi - riguarda il concetto di responsabilità genitoriale. Quello stesso che qualche anno fa mandò in pensione l’idea proprietaria dei figli, la patria potestà, e che negli ultimi tempi si stava riaffacciando con le sembianze della libertà di scelta, per giunta su un argomento di salute collettiva. Il decreto contiene quasi tutte le idee che ci avevano portato a presentare nel novembre scorso una proposta di legge regionale. Se sarà convertito in legge dal Parlamento con lo stesso testo, mi pare che l’unico argomento su cui dovremo riflettere riguarda l’obbligo vaccinale a carico degli operatori sanitari. Ma – conclude - per questo ci sono almeno sessanta giorni per valutare il da farsi. Nel frattempo ringrazio il Governo nazionale che ci sta evitando ipotesi di federalismo vaccinale e tutti i colleghi consiglieri sottoscrittori della proposta di legge regionale». 
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