Vaccini, effetto green pass sulle prenotazioni alle Asl. «Soprattutto tra i giovani»

Vaccini, effetto green pass sulle prenotazioni alle Asl. «Soprattutto tra i giovani»
di Andrea TAFURO
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Sabato 7 Agosto 2021, 07:08 - Ultimo aggiornamento: 16:19

L'effetto green pass obbligatorio per sedere ai tavoli delle sale al chiuso di ristoranti e bar, entrare nei musei o partecipare ad eventi, si ripercuote anche in Puglia tra i dubbi di esercenti e ristoratori e l'incremento della campagna vaccinale per ottenere la somministrazione del siero anticovid necessaria al rilascio della certificazione verde. Un trend in aumento, che si conferma dopo che nelle scorse settimane tutte le Asl avevano riaperto le agende e il portale della Regione La Puglia ti vaccina era stato preso d'assalto per le prenotazioni della prima dose. Subissate di richieste di appuntamenti anche le farmacie. Ma per garantirsi il certificato verde con almeno una dose di medicinale anti-Covid i ritardatari dovranno attendere la seconda metà di agosto.

L'effetto sui giovani


«L'effetto green pass continua a farsi sentire ammette il dottor Alberto Fedele, direttore del dipartimento di prevenzione di Lecce - registriamo nuove prenotazioni tra i giovani e richieste di seconde dosi tra gli addetti al mondo della scuola. Con uno sforzo importante dovremmo raggiungere le 120mila dosi inoculate entro fine agosto».
Green pass che continua invece ad alimentare disagi e preoccupazioni in termini di applicazione riservata agli esercenti controllori. Un primo resoconto in chiaroscuro, e con forti timori, è espresso da Francesca Intermite, presidente dell'associazione CasaImprese Taranto. «Nelle prime 24 ore i clienti sono stati abbastanza collaborativi. Il malumore e la preoccupazione invece è più nostra chiarisce Intermite - perché sebbene vogliamo prestare tutta la collaborazione affinché non ci sia una nuova impennata della pandemia, ci sembra un onere eccessivo quello del controllo ribaltato su di noi. Il decreto impone di sostituirci agli organi di controllo per la verifica del possesso e della corrispondenza tra green pass e documenti spiega la responsabile di CasaImprese - ed è qualcosa che travalica i compiti degli imprenditori. Purtroppo però ci viene imposto e ci adeguiamo per tentare di lavorare, ma questo farà calare gli introiti di molti esercenti. Abbiamo inoltre il 40% di attività non dotate di area esterna e che per questo verranno penalizzate».
Preoccupazioni proiettate anche al futuro, nonostante la campagna vaccinale in atto dovrebbe garantire un maggior numero di utenti provvisti di green pass. «La previsione non è delle più rosee per il futuro, anzi crediamo che per l'autunno-inverno, se tutto resterà invariato, sarà ancora più difficile lavorare. Apprendiamo prosegue Intermite - di una corsa al vaccino delle giovani generazioni, ma al momento il decreto è più un danno per gli esercenti, che si ripercuote inevitabilmente su un sistema economico già fortemente compromesso dalle prime chiusure».
Intanto nel Salento riapre lo Spinnaker, il locale sui Bastioni di Otranto che era stato oggetto di chiusura nei giorni scorsi.

Ora gli accessi alla terrazza della Torrematta saranno contingentati. La svolta dopo che gli avvocati di Spinnaker, Mauro Finocchito e Davide Ciriolo, hanno illustrato come nella serata in questione l'area in concessione contigua al bancone di mescita fosse fisicamente separata dalla pubblica via per mezzo di paletti e cordoni di delimitazione presidiati da due unità di personale di sicurezza. Nello stesso tempo hanno documentato l'enormità del numero di persone e turisti non avventori in transito nelle lungo i Bastioni di Otranto sede dello Spinnaker e l'impossibilità di gestirne il flusso. Contestualmente, in un tavolo tecnico convocato in comune a Otranto, con la partecipazione della Polizia Locale e della Questura di Lecce, sono state concordate nuove misure che prevedono che sia la protezione civile a contingentare gli ingressi sulla Torre, tutti i giorni dalle ore 21 alle ore 3, ad un massimo di 100 persone.

Tutti gli eventi dove occorre


Regole anticovid dunque, in vigore da ieri in tutta Italia, obbligatorie per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in zona rossa o zona arancione. Il green pass è l'unico lasciapassare per poter accedere anche a servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo al chiuso, spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi, musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre, piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all'interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l'infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione, attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, concorsi pubblici. E come detto sono i titolari o i gestori dei servizi e delle attività per i quali è introdotto l'obbligo a dover verificare il possesso di idonea certificazione. La Certificazione verde non è richiesta invece ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base d'idonea certificazione medica. Ma il green pass con l'inizio dell'anno scolastico sarà obbligatorio per docenti, presidi e assistenti tecnici amministrativi delle scuole. Oltre che per gli studenti universitari. E dal 1° settembre scatterà l'obbligo anche per salire a bordo di un treno, un aereo, un bus, un traghetto a lunga percorrenza.
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