Vaccini a domicilio, ancora caos. Ultimatum alle Asl: «Subito le consegne ai medici e hub adeguati»

Vaccini a domicilio, ancora caos. Ultimatum alle Asl: «Subito le consegne ai medici e hub adeguati»
di Paola COLACI
4 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Aprile 2021, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 12:25

Vaccinazioni a domicilio per over 80 e soggetti fragili, la nota diffusa martedì dalla Regione parlava chiaro. I medici di medicina generale possono ritirare le dosi di vaccino negli hub vaccinali della Puglia per procedere con le vaccinazioni a domicilio degli over 80 e pazienti fragili: i medici fanno richiesta alle Asl del quantitativo di cui hanno bisogno e poi possono passare a ritirarlo dopo 48 ore. Stesso concetto rimarcato a mezzo post su Facebook anche dal governatore Michele Emiliano.

 

LE DOSI INSUFFICIENTI


Nei fatti, però, ai camici bianchi pugliesi le dosi di Moderna - farmaco indicato per la somministrazione a domicilio - sono state consegnate con il contagocce. Almeno in provincia di Lecce. E anche rispetto alle modalità di richiesta da inoltrare alle Asl per i quantitativi di dosi da prenotare, nessuno nella giornata di ieri sembra aver ricevuto indicazioni esaustive da parte dell'Azienda sanitaria. Di contro, il presidente dell'Ordine dei Medici Donato De Giorgi per tutta la mattinata ha raccolto segnalazioni di disagi e disservizi da parte dei colleghi. Emblematico su questo fronte è il caso di un medico salentino che pur necessitando di una fiala intera di Moderna - in tutto 10 dosi - per vaccinare altrettanti pazienti in attesa a domicilio si è visto consegnare una sola dose di vaccino. «Se queste sono le premesse - commenta De Giorgi - non credo che la campagna delle vaccinazioni in casa possa essere avviata a pieno ritmo prima del 6 aprile. È vero, le dosi di Moderna scarseggiano e al momento non sono sufficienti a immunizzare tutti gli over 80 e i soggetti fragili in regime di assistenza domiciliare. Ma è altrettanto vero, però, che da parte delle Asl mancano comunicazioni certe e chiare. E a tre mesi dalla partenza ormai, purtroppo siamo costretti a certificare la totale disorganizzazione che regna sul fronte delle vaccinazioni».

IL CAOS E LE ASSOCIAZIONI


Stesso caos denunciato dal segretario pugliese della Fimg (Federazioni italiana medici di medicina generale) Donato Monopoli rispetto alle liste dei pazienti fragili da vaccinare. Trasmissione di elenchi tra medici e Asl che in molti casi ancora manca. Eppure doveva essere consegnato entro lo scorso venerdì. «I medici stanno continuando a inviare le liste dei pazienti fragili alle Asl. Ma il compito di organizzare la consegna dei vaccini nei vari studi medici spetta alle Aziende locali». Calendarizzazione che non è ancora stata avviata. A noi spetta il compito di contattate tutti i fragili e predisporre anche le panchine ma senza indicazioni certe è impossibile procedere» insiste Monopoli. Intanto il cortocircuito resta. Così come, quel collo di bottiglia fatto di mancate comunicazioni e carenza di direttive certe che rischia di rallentare ancora una volta la campagna vaccinale.
Ecco perché nella mattinata di ieri il direttore del dipartimento della Salute della Regione Puglia Vito Montanaro ha inviato un ultimatum alle Asl pugliesi.

LA CIRCOLARE

A mezzo circolare, ha rimarcato: «Tutte le dosi di vaccino Moderna disponibili e quelle in consegna in questi giorni, al netto delle dosi necessarie per le seconde dosi da somministrare nella settimana di riferimento, devono essere destinate esclusivamente ai medici di medicina generale che hanno optato per attività in studio, attraverso una distribuzione diretta curata dalle singole As»: è quanto ha disposto oggi il dipartimento Salute della Regione Puglia con una circolare inviata alle Asl e alle organizzazioni dei medici di famiglia».

Dosi conservate nei frigoriferi che, stando ai dati ufficiali del ministero della Salute in Puglia dovrebbero essere almeno 21mila. Ma tant'è. «Le Asl - si legge nella circolare firmata da Montanaro - devono, inoltre, attivare immediatamente un servizio di consegna che, attraverso il Dipartimento Cure Primarie o il Coordinamento dei Distretti Socio Sanitari, renda disponibile, a partire dal 31.03.2021, mediante le sedi hub vaccinali di riferimento territoriale, ai medici di medicina generali che non hanno optato per attività in studio le dosi necessarie per avviare la vaccinazione domiciliare secondo le priorità previste. La richiesta di dosi di vaccino deve essere formulata almeno 48 ore prima della data programmata a cura del medico». Infine, un'ultima sollecitazione alle Aziende sanitarie locali: di«organizzare con ogni urgenza consentita i Punti Vaccinali Territoriali al fine di consentire agli stessi medici di eseguire quanto prima possibile la somministrazione del vaccino anti Covid-19 in forma ambulatoriale». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA