AstraZeneca, si riparte: vaccinazioni per i docenti, ma circa il 10% rinuncia. In coda chi spera di ottenere una dose subito

AstraZeneca, si riparte: vaccinazioni per i docenti, ma circa il 10% rinuncia. In coda chi spera di ottenere una dose subito
di Vincenzo DAMIANI
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Sabato 20 Marzo 2021, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 12:21

Ci sono 38mila dosi da scongelare e circa 15mila prestazioni da riprogrammare: da ieri pomeriggio sono ricominciate le somministrazioni dei vaccini anti Covid Astrazeneca e tra qualche dubbio e le prime rinunce è partito in sordina il piano di recupero. Il timore è che, dopo il caos, soprattutto comunicativo, sul siero inglese ci possano essere defezioni: qualche disdetta è già arrivata ma si parla di poche decine di casi tra il personale scolastico, meno del 10% di coloro che sono rimasti in coda. Considerando che la stragrande maggioranza dei docenti e dipendenti era stata già immunizzata prima dello stop, circa il 90%, le rinunce sono calcolate su una base molto ristretta.

LA PLATEA

La controprova si avrà solamente nei prossimi giorni quando la campagna vaccinale sarà aperta al resto della popolazione: solo in quel momento si potranno misurare gli effetti del blocco imposto da Aifa. La preoccupazione per contraccolpi c'è: «Un colpo mortale alla già difficile campagna vaccinale - scrive su facebook la virologa Maria Chironna, professoressa dell'Ateneo barese e responsabile del Laboratorio anti Covid del Policlinico di Bari - è stato inferto da approssimazione e sottovalutazione comunicativa, anche da parte di autorità di riferimento. L'Italietta di sempre, mai leader e mai protagonista. Gregaria che subisce decisioni e che non ha nemmeno una macchina rodata per far ripartire l'ingranaggio fratturato. La fiducia tra popolazione e autorità politiche e sanitarie è incrinata dalla vicenda AstraZeneca. La ripartenza potrà essere possibile solo grazie ai tanti peones che da sempre sono al servizio del bene collettivo.

E che dovranno provare a risalire la china».

LA REGIONE

L'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, da giorni è impegnato a lanciare messaggi per infondere sicurezza e serenità tra i pugliesi, lo ha fatto anche ieri: «Lo stop momentaneo all'uso del vaccino AstraZeneca non altera l'andamento della campagna. Questa pausa è stata necessaria per chiarire una cosa: tutti i vaccini contro il Covid-19 sono ugualmente sicuri efficaci. La fiducia nella vaccinazione, unica arma che abbiamo a disposizione per tornare a vivere, non è scalfita».

LA RIPARTENZA

In Puglia le somministrazioni sono riprese ieri alle 15 dalle forze dell'ordine: sono state consegnate 25 dosi dall'Asl Taranto al maggiore Pietro Lorusso presso la Scuola allievi carabinieri. Si continua con la somministrazione della prima dose ad altri 250 militari nella provincia jonica. Cento dosi di Astrazeneca sono state consegnate dall'Asl di Bari al comando dei carabinieri di Bari. Sono stati vaccinati anche 10 militari della guardia di finanza di Manfredonia e oggi si proseguirà con 20 operatori della Capitaneria di porto. Nella Asl Bat è in corso la riprogrammazione della vaccinazione con Astrazeneca con la calendarizzazione delle seconde dosi per il personale di scuola e università. La prossima settimana sarà somministrato il vaccino all'interno del carcere di Trani. La Asl di Lecce con Astrazeneca aveva già vaccinato con la prima dose tutti gli operatori della scuola e delle forze dell'ordine, ieri pomeriggio quindi sono stati richiamati farmacisti, studi odontoiatrici e informatori tecnico-scientifici. Il prossimo passo sarà la copertura all'interno del carcere di Lecce. La Asl di Brindisi riprenderà oggi, con sessioni mattutine e pomeridiane nei centri del quartiere Bozzano e al PalaVinci: saranno vaccinati operatori scolastici e rappresentanti delle forze di polizia. Poco prima della sospensione ufficiale di lunedì, nell'Asl brindisina le rinunce si erano attestate intorno al 20-30%.

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«La risposta certa sull'affluenza dei programmati l'avremo oggi - spiega all'Adnkronos Giulia Calabrese, coordinatrice degli hub vaccinali della Asl -. In questo momento li stiamo chiamando, la sensazione è che non ci siano molte rinunce. Sembra che stiano aderendo nuovamente. L'Asl Bari ha riprogrammato per oggi le somministrazioni per il personale docente e non docente nei due hub di Bari allestiti nel palazzetto dello sport di Valenzano e al Palacarrassi completando così la copertura con la prima dose di questa fascia. Si va avanti anche con i vaccini Pfizer e Moderna per gli over 80 in tutta la Puglia. La prossima settimana partono le prime vaccinazioni con Pfizer nel carcere di Bari destinate a detenuti e agenti penitenziari con patologie che rientrano nei fragili secondo le disposizioni ministeriali e sono state calendarizzate anche le vaccinazioni per tutti gli altri ospiti della casa circondariale con Astrazeneca. Il Policlinico di Bari ha ripreso ieri, alle 15, con 300 vaccinazioni Astrazeneca per il personale universitario, dell'accademia e del conservatorio».

IN CODA A BRINDISI ANCHE CHI SPERA NELLA RINUNCIA DI QUALCUNO

La Asl di Brindisi ha riavviato oggi, 20 marzo, le somministrazioni di AstraZeneca negli hub vaccinali attrezzati sul territorio provinciale. «Stiamo richiamando tutte le persone alle quali diamo la possibilità di riorganizzarsi», aveva dichiarato ieri Giulia Calabrese, coordinatrice degli hub vaccinali della Asl di Brindisi. E così solo dalla mattinata odierna sono tornati operativi anche i centri del quartiere Bozzano e del Palavinci, nel capoluogo. Poco prima della sospensione ufficiale di lunedì, causata dallo stop ad AstraZeneca, le rinunce si erano attestate intorno al 20-30%. A fine giornata si potrà avere un quadro certo sull'affluenza ai centri vaccinali. Ma un segnale, rispetto ai possibili timori, c'è già. In coda, proprio in previsione delle annunciate rinunce, c'è anche chi, tra gli insegnanti, si è presentato all'ingresso dell'hub, pur avendo la prenotazione fissata nei prossimi giorni, nella speranza di anticipare la somministrazione.

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