Dopo i rallentamenti che hanno portato la Puglia agli ultimi posti della classifica delle dosi somministrate e la mancata omogeneità nelle azioni da parte delle Asl, il governatore Michele Emiliano ha deciso di cambiare volto alla macchina vaccinale. La gestione della campagna passa dall'assessorato alla Sanità di Pier Luigi Lopalco alla Protezione civile, d'ora in poi sarà il dirigente Mario Lerario ad occuparsi di logistica, distribuzione delle dosi, organizzazione degli hub, reclutamento del personale. I Coc comunali saranno i bracci operativi. Di fatto, le Asl sono state esautorate ma c'è chi parla anche di commissariamento dell'assessore Lopalco, è la ricostruzione che fa l'intero centrodestra, ma anche nella maggioranza c'è chi ricollega questa decisione ad una bocciatura per l'epidemiologo. L'assessore Lopalco, in realtà, manterrà la responsabilità scientifica e sanitaria, mentre Lerario sarà il braccio esecutivo.
La decisione dopo le polemiche
Al di là di come la si voglia leggere la vicenda, un dato appare evidente: il governatore non era contento dell'andazzo della campagna vaccinale, non ha digerito gli attacchi subiti e l'essere finito, persino sui giornali internazionali, come esempio di cattiva gestione, e adesso prova a dare una sferzata. «Stiamo rafforzando il numero di hub vaccinali e la presenza del personale - sono le prime parole di Lerario in qualità di responsabile dell'organizzazione - questo ci consentirà di aumentare il numero di vaccinazioni effettuate ogni giorno. Attualmente i vaccini che vengono effettuati hanno un target di 20-22mila dosi al giorno, l'obiettivo è salire. La capacità della Puglia è di oltre 40mila dosi al giorno, abbiamo il personale, abbiamo gli hub, mancano le dosi».
Nell'ultima settimana, in Puglia sono stati effettuate, mediamente, 25mila inoculazioni, con picchi di 28mila, ma la diffidenza su Astrazeneca, siero rifiutato da una larga fetta della popolazione, sta provocando non pochi problemi. «Tutti i vaccini autorizzati sono sicuri ed efficaci - ribadisce Lerario - l'appello a tutti i cittadini è di confermare la propria partecipazione alla campagna vaccinale attraverso i canali istituzionali, questo permette di evitare le code e migliorare la pianificazione della gestione delle dosi».
L'affondo del centrodestra
«Dopo giorni di nostre pressanti richieste di commissariamento della Regione e di dimissioni dell'assessore alla Sanità per manifesta inadeguatezza nella gestione della pandemia e della campagna vaccinale, la montagna ha partorito il topolino: il presidente Emiliano ha deciso di affidare l'organizzazione e la logistica per i vaccini al dottor Lerario, capo della Protezione Civile, attribuendo a Lopalco gli aspetti scientifici e sanitari», critica Forza Italia. «Emiliano solleva Lopalco dagli aspetti logistici della campagna vaccinale. Un gesto sensato e una parziale ammissione di responsabilità», rincara la dose la Lega. «Il commissariamento di fatto dell'assessore Pierluigi Lopalco è indicativo di quanto le nostre denunce di inadeguatezza e di inefficienza nella gestione del Covid in Puglia fossero puntuali e fondate», aggiunge Fratelli d'Italia.
I dati sui vaccini inoculati
Sino a ieri erano 871.763 le dosi somministrate, l'82,2% del totale dei vaccini ricevuti, dato che fa risalire nella classifica nazionale la Puglia. Ad oggi, solo il 18,3% dei pugliesi tra 70 e 79 anni ha ricevuto la prima dose; tra 80 e 89 anni la percentuale sale al 77,6%, mentre tra i 90enni la copertura con almeno una dose è pari al 73,2%.
Da oggi sarà aperta la vaccinazione con Astrazeneca anche dei pugliesi di 72 e 73 anni, sabato si proseguirà con 71enni e 70enni e domenica via libera anche ai 69enni. In provincia di Lecce, sono oltre 5.000 gli under 80 vaccinati ieri.