Vaccini, bufera su Gemmato. Ma lui corregge il tiro e replica: «Non mi dimetto»

Vaccini, bufera su Gemmato. Ma lui corregge il tiro e replica: «Non mi dimetto»
di Paola ANCORA
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Mercoledì 16 Novembre 2022, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 09:10

«Per gran parte della pandemia l'Italia è stata la prima per mortalità e terza per letalità. Quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti». La bufera che ha travolto il sottosegretario alla Salute del Governo Meloni, il pugliese Marcello Gemmato, si annoda a queste dichiarazioni rese durante la trasmissione di Rai2 Restart lunedì sera. Ad Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera, che lo incalza sottolineando che «senza vaccini sarebbe stato peggio», Gemmato risponde: «Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa, ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini». E aggiunge anche: «Con il ministro Schillaci, che è uno scienziato, analizzando il contesto nel quale oggi viviamo, con le Terapie intensive occupate al 2%, abbiamo ritenuto di anticipare di 6 settimane la scadenza dell'obbligo di vaccinazione anti-Covid per i sanitari e quindi il reintegro degli operatori non vaccinati. Probabilmente c'è stato fino ad oggi un approccio ideologico alla gestione della pandemia».

Le reazioni

La memoria dei 180mila morti a causa di SarsCov2 - 9.212 soltanto nella Puglia di Gemmato - è una ferita ancora fresca nel corpo vivo del Paese.

E il centrosinistra insorge: una batteria di richieste di dimissioni ingorga le agenzie di stampa. «Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica» scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta. Con lui, Matteo Orfini, Sandra Zampa, Beatrice Lorenzin e tutto il gotha dem. Tranchant anche Azione-Italia Viva con Carlo Calenda, Maria Stella Gelmini e Raffaella Paita: «Gemmato è nel posto sbagliato. Revisionismo irrispettoso, inaccettabile e perfino pericoloso». «Un sottosegretario così l'Italia non se lo merita di certo» stiletta il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, mentre Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde, sollecitano il passo indietro del sottosegretario. «Gravissima la presa di posizione di Gemmato - attacca il presidente del M5S Giuseppe Conte - ma non casuale: Fratelli d'Italia e Meloni, nei mesi più duri della pandemia, si sono dimostrati sempre ambigui e irresponsabili».


La tempesta perfetta è già al suo acme, quando si apprende che da Bali, intervenendo alla sessione dedicata al Global Health, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riconosciuto il contributo dei vaccini nel tenere a bada la pandemia innescata dal Covid-19, rimarcando tuttavia come non si debba «mai cedere alla facile tentazione di sacrificare la libertà dei nostri cittadini in nome della tutela della loro salute. Libertà e salute si tengono insieme». E lo fanno anche grazie ai vaccini.

Il sottosegretario: Non mi dimetto


Gemmato che è anche responsabile Salute di Fratelli d'Italia - prova a gettare acqua sul fuoco, rispendendo al mittente le incalzanti richieste di passo indietro: «Non mi dimetterò. Chi vi parla è vaccinato. I vaccini sono armi preziose contro il Covid, le mie parole sono state decontestualizzate, strumentalizzate dall'opposizione. L'attività parlamentare di questi anni testimonia in maniera limpida e coerente la posizione mia e di FdI. Siamo passati dall'emergenza alla convivenza con il virus anche grazie ai vaccini, adesso è tempo di guardare avanti». Gli fanno scudo il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, i neo parlamentari pugliesi di FdI Dario iaia e Saverio Congedo, che parlano di «una pretestuosa gogna mediatica».


Sferzante il governatore della Puglia Michele Emiliano: «La smentita di Gemmato dimostra solo la doppiezza e l'ambiguità di chi è al governo. Uno cosi l'opposizione se lo dovrebbe tenere caro caro, perché una volta alla settimana dice una cosa che delegittima il Governo, il presidente del Consiglio e il ministro della Sanità che lo hanno nominato sottosegretario. Ma siccome qui parliamo della salute delle persone, del fatto che siamo riusciti a tornare a vivere grazie alle conquiste della ricerca e al sacrificio degli operatori - continua Emiliano -  bisogna pretendere dal Governo serietà e chiarezza sul punto. Gemmato vuole screditare tutto il lavoro fatto e i risultati ottenuti grazie ai vaccini? La comunità scientifica internazionale e nazionale sostiene la sicurezza e l'efficacia dei vaccini; quali evidenze ha il sottosegretario per non schierarsi?». Lo affianca l'assessore regionale alla Salute, il medico Rocco Palese: «Dichiarazioni sconcertanti e in netta divergenza con quelle del ministro Schillaci sulle vaccinazioni anti-influenzali e Covid. Il Governo faccia quanto prima chiarezza per non destabilizzare i cittadini. La Puglia è dalla parte della scienza e non da quella degli stregoni, per cui proseguiamo senza sosta con la campagna vaccinale». «Enorme preoccupazione» esprime il parlamentare pugliese dem Marco Lacarra, mentre dal Consiglio regionale arriva la proposta, firmata Fabiano Amati, di «una mozione di sfiducia individuale promossa dall'opposizione». Infine le parole di un saggio della politica pugliese e nazionale, già presidente della commissione Sanità della Camera con la Dc e sottosegretario con i governi Moro, Giacinto Urso: «Un bel tacer non fu mai scritto».
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