In aula su prenotazione e lezioni anche da casa: così riparte l'Università

In aula su prenotazione e lezioni anche da casa: così riparte l'Università
di Paola COLACI
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Martedì 25 Agosto 2020, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 16:54
Lezioni a numero ridotto, capienza delle aule dimezzata del 50%, occupazione dei posti a scacchiera e mascherina obbligatoria. E agli studenti che non riuscissero a trovare posto in classe per seguire i corsi in presenza sarà garantita la possibilità di collegarsi in remoto da casa attraverso il sistema della didattica a distanza. Dopo le scuole, ora anche l'Università si prepara a ripartire. E in vista della ripresa delle lezioni negli Atenei il Miur ha previsto uno specifico protocollo anti-Covid. Regole stabilite in accordo con il Comitato tecnico scientifico che dovrebbero garantire la ripresa dell'anno accademico in sicurezza per migliaia di universitari e docenti.

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Numerose le novità previste dal ministero e dagli esperti del Cts. A partire dalla modalità di frequenza dei corsi. Per seguire le lezioni, gli studenti dovranno infatti prenotarsi attraverso una app. E ciò al fine di non superare il numero di presenze in aula, la cui capienza è stata dimezzata dal 50%. Posti a sedere distanziati di almeno un metro e sistema di occupazione a scacchiera all'interno di ogni singola classe, inoltre, con marker che indicheranno quali sedute possono essere occupate. All'interno delle aule dove si svolgeranno le lezioni - ambienti che dovranno essere opportunamente sanificati con cadenza regolare - dovrà essere garantito il ricambio d'aria. All'interno delle classi e negli spazi comuni, ancora, dovranno essere predisposti dispenser per l'igienizzazione delle mani.
Agli universitari che non riuscissero a trovare posto in aula sarà, comunque, garantita la possibilità di seguire le lezioni da casa in remoto e con l'applicazione dei sistemi di didattica a distanza. Fondamentale in questo contesto diventa, dunque, l'utilizzo delle nuove tecnologie. A partire dalla previsione di una app per prenotare il posto in aula. Per tutta la durata della lezione, inoltre, gli studenti dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina. Unica deroga prevista per docenti che, in virtù della distanza tra cattedra e posti a sedere, avranno la possibilità di fare lezione senza il dispositivo di protezione sul viso. E ancora, assembramenti vietati negli spazi comuni e misurazione della temperatura a cui docenti e studenti dovranno provvedere autonomamente a casa. Eventuali contagi e focolai verranno gestiti secondo le stesse linee adottate per tutti i cittadini: segnalazione alle Asl di competenza e tracciamento a carico dei dipartimenti prevenzione.

Un protocollo dettagliato dunque, quello stilato dal ministero e dagli esperti del Cts, a cui l'Università del Salento è già pronta ad adeguarsi. «In queste settimane l'Università del Salento sta lavorando alla predisposizione di una app che potrà essere utilizzata dagli studenti per prenotare il posto a sedere in aula e seguire le lezioni in presenza - anticipa Attilio Pisanò, delegato all'Offerta didattica dal rettore Fabio Pollice - Un'applicazione che sarà molto utile a gestire gli spazi e tracciare le presenze soprattutto nel caso di eventuali contagi tra studenti e docenti. Garantire la possibilità a tutti gli studenti di seguire corsi e lezioni anche in tempi di emergenza sanitaria rappresenta un aspetto di fondamentale rilevanza per l'Università del Salento. E su questo fronte stiamo lavorando con impegno, soprattutto per le matricole per le quali stiamo prevedendo attività didattiche in presenza». In relazione al dimezzamento dei posti a sedere e agli spazi da riorganizzare in vista della ripresa delle lezioni in presenza, inoltre, il professore Pisanò assicura: «L'Ateneo può contare su aule e spazi sufficienti a garantire le lezioni in presenza, così come previsto dal protocollo del Miur e del Cts. E in questi giorni stiamo lavorando anche al perfezionamento della logistica». Un piano operativo che, come sottolinea lo stesso delegato all'offerta didattica, passa attraverso l'individuazione della aule più capienti e con il maggior numero di posti a sedere che saranno destinate a ospitare le lezioni di quei corsi di laurea che contano sul maggior numero di iscritti.

«Storia ed Economia, solo per citare alcuni esempi - scende nel dettaglio il professore Pisanò - Ad oggi il numero degli iscritti all'Università del Salento si attesta attorno alle 18mila unità. Ma sarà fondamentale garantire, magari attraverso un sistema di turnazione misto tra didattica in presenza e in remoto, la possibilità di seguire i corsi soprattutto alle matricole». Numero di nuovi iscritti che, seppure i dati ufficiali non siano consolidati, quest'anno sta registrando un notevole incremento. E a confermarlo è lo stesso docente di Filosofia del Diritto: «Il numero di pre-immatricolazioni sta registrando un significativo aumento rispetto allo scorso anno, quando a novembre il numero di nuovi iscritti si attestò a quota 4.500 unità - scende nel dettaglio il delegato - Tuttavia, abbiamo il dovere di garantire alle matricole una adeguata formazione, non solo in relazione alla didattica, ma anche e soprattutto rispetto a nuovi protocolli e misure di sicurezza che sono previste in questo contesto di emergenza sanitaria. Per questa ragione, stiamo lavorando alla predisposizione di opportuni percorsi di formazione da tenersi prima dell'avvio delle elezioni».
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