I drammi sulle strade pugliesi: un morto ogni due giorni

Estate da bollino nero per gli incidenti mortali nel grande Salento. Sono 16 i sinistri stradali con 17 vittime registrate dal primo luglio al 2 agosto. Praticamente, un morto ogni due giorni. Al primo posto di questa drammatica classifica la provincia di Lecce con 9 tragici scontri, segue Taranto con 4 e chiude Brindisi a quota 3. A perdere la vita giovanissimi, ma anche padri di famiglia e pensionati. Tragedie su strada che non lasciano indenne alcuna fascia d’età, ma che spesso coinvolgono centauri e ciclisti.

Le recenti tragedie

E si reitera l’allarme sicurezza. Una drammatica scia di sangue che in questi primi giorni di agosto ha fatto registrare già 4 vittime: tre nel leccese e una nel tarantino. Soltanto il 2 agosto scorso sono stati tre gli incidenti mortali. A perdere la vita, il leccese Massimiliano Galiulo, 54enne. Era in sella al suo scooter Tmax nello scontro avvenuto a Martano, contro una Peugeot 1007 alla cui guida c’era una giovane di 31 anni. Ed ancora il mortale sulla strada provinciale 37 che collega Cursi a Maglie, che ha coinvolto il pasticcere 56enne di Maglie, Pietro De Donno, mentre era alla guida di uno scooter Suzuki Burgman. Terza vittima della strada il 33enne di Collepasso, Davide Leo, deceduto sul colpo nell’impatto notturno col suo Yamaha 500 contro un albero sulla Collepasso-Alezio. Mese di agosto che si era aperto con il tragico schianto di Grottaglie. A perdere la vita un giovane di 21 anni, Francesco Augenti, che era in sella al suo scooter nell’impattato all’incrocio con un’auto. Mortalità su strada che cresce soprattutto nelle ore notturne, complice oltre la fatalità anche l’eccessiva velocità o la guida distratta. 
Poche ore prima ancora il Salento, a Gallipoli, la morte del 20enne turista di Modena, Matteo Cassola, travolto in piena notte in sella ad una bicicletta, mentre era in compagnia di un amico per fortuna solo ferito nell’impatto, pedalavano in direzione Baia Verde. 
Scontri mortali che hanno funestato le arterie pugliesi anche nel mese di luglio, finite sotto osservazione per carenza di sicurezza.

Sei complessivamente gli impatti con altrettanti morti tra brindisino e tarantino. Luglio di sangue anche nel leccese con ben 4 incidenti mortali. Tragedie che mettono in evidenza criticità e pericoli per auto e due ruote lungo le vie più trafficate complice anche la presenza di turisti, con elevati rischi per automobilisti e centauri. Arterie che attendono da anni la riqualificazione del manto stradale, l’illuminazione o il raddoppio delle corsie. Senza tralasciare in questo scenario di pericolo la diffusione crescente tra i giovani della cosiddetta mobilità dolce, con l’utilizzo di monopattini elettrici e biciclette nonostante la carenza di piste ciclabili sul territorio.

Il report

E poi i dati allarmanti sull’incidentalità stradale, che in Puglia sono elencati dall’ultimo rapporto Asset. Nel 1° semestre del 2020 sono stati registrati 2.707 incidenti stradali che hanno provocato 61 vittime e lesioni a 4.343 individui. Osservando la suddivisione provinciale della regione si evidenzia che più di un terzo degli incidenti stradali sono occorsi nella provincia di Bari, il 18,6% sono stati rilevati nella provincia di Lecce che si piazza al secondo posto. Per quel che concerne i decessi la maglia nera spetta alle province di Bari (24,6%) e Foggia (21,3%) che, insieme, rilevano circa la metà dei morti totali. Nella provincia di Bat si registrano il 19,7% dei decessi. Al quarto posto il Salento con il 16,4%. Sotto accusa per il maggior numero di scontri mortali finiscono le strade statali 274 (Gallipoli-Leuca), la 101 (Lecce-Gallipoli), la statale 16 (Lecce-Otranto) e le altre arterie urbane che conducono verso le località marine. Morti ancora troppe dunque, che lasciano il segno, alimentano sempre più l’allarme sicurezza e innalzano vertiginosamente l’indice di gravità/mortalità degli incidenti stradali nel grande Salento.