Ucraina, un ponte di solidarietà dalla Puglia: in macchina per salvare 12 bambini

Ucraina, un ponte di solidarietà dalla Puglia: in macchina per salvare 12 bambini
di Alfonso SPAGNULO
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Venerdì 4 Marzo 2022, 07:31 - Ultimo aggiornamento: 21:48

Un vero e proprio ponte di solidarietà tra la Puglia, nella fattispecie Cisternino, e l'Ucraina. È bastato un veloce passaparola, qualche telefonata e tanta buona volontà e la macchina si è messa in moto. A far partire il tutto Nadiya Yamnych, originaria di Leopoli, ma residente a Cisternino per amore: ha sposato un italiano, Walter Trento. La donna, sempre in contatto con il suo Paese d'origine sconvolto dalla guerra, si è detta disposta, parlando con parenti e conoscenti, a ospitare bambini ucraini.

Un appello che è stato immediatamente raccolto, in pochissime ore, da dodici famiglie. Così Nadiya e Walter, con un amico milanese, Edoardo Perazzi, hanno preso due furgoncini e dopo un lungo e faticoso viaggio sono riusciti a raggiungere e mettere in salvo 12 bambini.

Poi il ritorno in terra brindisina, nella suggestiva villa a trulli cistranese della coppia, che di lì a poco ha ricevuto decine di telefonate di famiglie disposte ad ospitare bambini.

Appelli anche sui social

A questo si è aggiunto l'appello su Facebook lanciato dall'avvocato Fabio Macaluso, originario di Roma, ma anche lui cistranese d'adozione e vicino di casa di Walter e Nadiya, che ora sta dando una mano a mettere in ordine dal punto di vista burocratico quelle che è stata una coraggiosa, ma privata iniziativa. «Stiamo cercando volontari che si rechino al confine polacco-ucraino con propri mezzi di trasporto per sfollare bambini dal teatro di guerra ha scritto il professionista -. La rete di solidarietà si sta allargando ogni ora, la risposta positiva di tante persone ci dà la forza per continuare. Medici, psicologi hanno offerto il loro supporto gratuito, anche, perché non sappiamo quanto tempo questi bambini rimarranno qui ed. Io sto offrendo gratis assistenza legale perché i bambini vanno regolarizzati. Ci stiamo organizzando in tutto e per tutto per farli stare bene e al sicuro. Mercoledì sera sono partiti altri quattro bambini e una donna incinta al nono mese. Spero partorisca a Cisternino: sarebbe di buon auspicio per la nostra comunità, ma c'è anche il serio rischio che il piccolo nasca durante il viaggio. È comunque assistita».


Walter e Nadiya, al momento, preferiscono tenere i bambini tutti insieme: sono già scossi da quanto sta accadendo e un eventuale distacco potrebbe non certo essere positivo. Di certo è che offerte di ospitalità stanno giungendo da tutto il territorio nazionale. Anche il sindaco di Cisternino Lorenzo Perrini si è immediatamente attivato per dare una mano.

«Anche questa volta la nostra comunità sta dimostrando il proprio alto senso di solidarietà, fornendo piena collaborazione all'accoglienza dei profughi ucraini - ha sottolineato il primo cittadino cistranese -: siete tantissimi a chiedere informazioni e a voler dare aiuto. Lunedì pomeriggio si è tenuta una riunione con tutte le associazioni attive sul territorio al fine di organizzare le prime linee operative e di far fronte ai bisogni urgenti dei bambini e adulti già giunti qui. Abbiamo individuato come punto di raccolta la Città dei Bambini, dove sarà possibile portare alimenti a lunga conservazione (latte, pasta, riso, biscotti, salsa, pelati, fette biscottate, tonno e magari qualche barattolo di Nutella per i bambini), prodotti per la pulizia della casa e di igiene intima e personale. Ci stiamo attivando per inserire i bambini nell'ambito scolastico e quindi sarebbe opportuno fornire anche materiale scolastico, e le associazioni hanno dato piena disponibilità a organizzare anche diverse attività pomeridiane. Attendiamo l'arrivo di altre donne e bambini e stiamo provvedendo a individuare diverse strutture al fine di poter garantire adeguata sistemazione. Ne approfitto per ringraziare le associazioni, i medici, i pediatri, le farmacie, i laboratori e tutta Cisternino, che sta mostrando di meritare appieno il titolo Città per la pace».
 

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