Il rebus dei turisti stranieri: in ballo due milioni di arrivi

Il rebus dei turisti stranieri: in ballo due milioni di arrivi
di Oronzo MARTUCCI
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Sabato 30 Maggio 2020, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 10:26
Mentre il mondo del turismo guarda con attenzione alle decisioni del governo circa gli spostamenti da una regione italiana all'altra, gli stessi operatori sono alle prese con un'altra incognita, rappresentata dalla presenze degli stranieri. Da un lato non ci sono al momento divieti in entrata ma resta da stabilire in quale misura i turisti stranieri decideranno di optare, per esempio, sulla Puglia anche quest'anno.

Il Centro Studi Srm Mezzogiorno di Intesa San Paolo all'inizio del mese di maggio aveva già pubblicato un report sull'impatto del Covid sul turismo in Puglia e definito due scenari, con riferimento all'andamento dei contagi. Nel primo scenario, quello più negativo, viene quantificata una perdita di presenze del 27 per cento rispetto al 2019, che diventa del 44,6% per quanto riguarda gli stranieri. In cifra assoluta le presenze di stranieri perse ammontano a 1,6 milioni (su un totale di 3 milioni 842 mila). Nel secondo scenario, quello più favorevole, la perdita complessiva di presenze è stimata attorno al 10%, con una riduzione delle presenze straniere del 31% circa.

I movimenti che si stanno svolgendo in questi giorni lasciano sperare che sia il secondo scenario, quello più favorevole a realizzarsi. Molto dipenderà anche dai collegamenti: due voli Zurigo-Brindisi a settimana sono appena stati annunciati da Swiss Air a partire dal 13 giugno prossimo. Da questi e da altre decisioni dei vettori low cost arriva un messaggio di speranza per gli operatori turistici pugliesi. Sarà Ryanair, che gestisce molte tratte e non ha ancora fornito informazioni sulla ripresa dei voli dall'estero, a permettere effettivamente il ritorno degli stranieri in numero consistente. Nel 2019 gli arrivi registrati nelle strutture di accoglienza sono stati un milione 172mila circa.

Per ora nell'aeroporto di Bari sono previsti collegamenti con Sofia di Wizzair e dal 13 giugno con Parigi attraverso Air France. Nell'aeroporto di Brindisi, la cui apertura è programmata per il 3 giugno, i voli con l'estero annunciati e programmati riguardano la Svizzera: dal 13 il collegamento con Zurigo di Swiss Air) e dal 16 quello con Ginevra gestito da EasyJet. C'è un grande interesse degli elvetici per la Puglia, anche per la presenza di molti emigrati che hanno proprietà e rapporti familiari nella regione e in particolare nel Salento. Tant'è che nel 2019 gli arrivi dalla Svizzera sono stati 69.846 (il 6% degli arrivi stranieri) e le presenze 282.273 (l'8% del totale degli stranieri).

Il mercato turistico elvetico registra sostanzialmente gli stessi numeri di quello del Regno Unito (87 mila arrivi e 310 mila presenze) nonostante la Svizzera abbia 8 milioni e mezzo di abitanti e il Regno Unito 66 milioni e mezzo.
In cifra assoluta il mercato turistico tedesco resta quello con il maggiore movimento verso la Puglia con 748.659 presenze (il 22% del totale nelle strutture ricettive pugliesi) e 152.496 arrivi. Il secondo mercato per numero di presenze è quello francese con 434.820 presenze e 157.822 arrivi (primo posto in assoluto). La differenza tra i tedeschi e i francesi consiste nel fatto che i primi rimangono in Puglia 5 giorni circa e sono attratti soprattutto dalle località marine, mentre i francesi garantiscono un pernottamento medio di meno di 3 giorni, con interesse per le città d'arte, a cominciare da Lecce. In questo momento appare superata la polemica relativa ai corridoi turistici ai quali stavano lavorando Francia e Germania per spingere i flussi in direzione di Croazia e Grecia. Negli ultimi anni è cresciuto il mercato turistico polacco, che nel 2019 ha fatto registrare 49 mila arrivi e 155 mila presenze e quello dell'Austria (con 27 mila arrivi e 107 mila presenze). Anche la Spagna sta crescendo, con 42 mila arrivi e 102 mila presenze. Come è tornata a crescere la Russia con 31 mila 500 arrivi e 106 mila presenze.

Più difficile da valutare è la potenzialità del mercato degli Usa, alle prese con un alto tasso di contagi. Nel 2019 gli arrivi dall'America erano stati 81 mila circa per 282 mila presenze. È difficile pensare a una ripresa in tempi brevi. Rimane tutto da costruire invece il mercato turistico cinese: nel 2019 gli arrivi sono stati 7.358 per 12.425 pernottamenti (media di 1 giorno e mezzo a persona). I giapponesi che hanno visitato la Puglia sono stati invece 30 mila per 40 mila presenze circa.
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