Turismo di qualità e cultura. Questa è la ricetta per ripartire secondo di Massimo Bray, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia. Per prepararsi adeguatamente al momento «in cui potremo riaprire le frontiere è indispensabile mirare soprattutto al turismo di qualità, oltre che di massa, anche come strumento di diplomazia culturale. Legare sempre più l'offerta turistica a quella culturale è una delle priorità per il rilancio post pandemia»
Si lavora al palinsesto estivo
Massimo Bray, ex ministro dei Beni Culturali e del Turismo nel governo Letta e da novembre assessore regionale, spiega: «In Puglia stiamo lavorando alla costruzione di palinsesti unici delle tante attività culturali e di spettacolo - ha detto alla vigilia della Borsa Internazionale del Turismo di Milano (9-14 maggio) - Già questa estate programmeremo in tutti i Comuni un momento culturale accanto a una festa di tradizione: teatro per strada, cinema all'aperto, festival musicali e letterari per consentire ai viaggiatori di scoprire e vivere nel presente la nostra storia».
Secondo Bray «turismo di qualità significa lavorare prioritariamente sulla qualità e l'efficienza dei servizi, a partire da collegamenti e infrastrutture, sulle potenzialità dell'innovazione digitale, sfruttando adeguatamente le grandi piattaforme di prenotazione, e sulla formazione degli operatori».
Per quanto riguarda il turismo in Puglia l'impegno adesso è valorizzare fino in fondo il turismo di prossimità e lento (promuovendo borghi, i Patrimoni Unesco dell'umanità, rendere accessibili e decorosi gli 850 km di coste e spiagge).