Stagionali "in fuga" dal turismo, Garavaglia a Manduria: «Decontribuzione per paghe più alte»

Stagionali "in fuga" dal turismo, Garavaglia a Manduria: «Decontribuzione per paghe più alte»
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 8 Giugno 2021, 05:00

L’apertura a una decontribuzione per buste paga più pesanti ai lavoratori stagionali del turismo che possa fare da antidoto a chi preferisce il Reddito di Cittadinanza. Strumento, quest’ultimo, «che può funzionare solo a termine altrimenti crea distorsioni» nel settore. Parole chiare quelle del ministro del Turismo Massimo Garavaglia su un tema scottante delle ultime settimane. E sul quale arriva anche l’appoggio del presidente di Confindustria Carlo Bonomi che ha proposto una misura a tempo proprio per non “drogare” il mercato. 

Il "Forum in Masseria" a Manduria da Bruno Vespa

Garavaglia, titolare di un dicastero con portafoglio dedicato al turismo dopo tanti anni, era uno degli ospiti più attesi dell’evento “Innovazione e turismo” nell’ambito di “Forum in masseria”, manifestazione organizzata da Bruno Vespa. Nella location manduriana di Masseria Li Reni, il ministro ha affrontato le diverse sfaccettature del tema turismo che ormai è visto come il settore propulsore per uscire dall’impasse economica. Ci sono però tanti ostacoli e Garavaglia li ha messi tutti in fila. A partire dal capitolo lavoro legato al turismo. Qui si entra in temi delicatissimi, dalle polemiche sugli stagionali che mancano perché preferiscono il Reddito di cittadinanza alla decontribuzione per incentivare il comparto. «Uno strumento come il reddito funziona se è temporaneo altrimenti non funziona e crea distorsioni come quella della mancanza degli stagionali. Quello che possiamo fare nell’immediato è estendere la decontribuzione, come abbiamo già fatto per i lavoratori a tempo indeterminato, circa 800 milioni di euro, anche agli stagionali. In modo che gli operatori possano dare una busta paga più grande ai lavoratori stagionali». Argomento su cui anche il presidente di Confindustria Bonomi, presente ieri al forum, è intervenuto dicendo che «leggiamo ogni giorno di imprenditori che non trovano personale ed è un paradosso. Tutti dicono che il Reddito di cittadinanza sia un blocco. Io lascerei il reddito di cittadinanza che si affianca al reddito dell’impresa. Finita la stagionalità, viene meno il reddito di impresa e rimane il Reddito di cittadinanza. Almeno per i lavoratori stagionali, proviamo».

Infrastrutture: il Pnrr per superare il ritardo del Sud

Lo sguardo del ministro Garavaglia si è poi rivolto al Sud, dove «ci sono problemi di infrastrutture e qui il Pnrr potrà essere efficace. Inoltre abbiamo bisogno di una rete di medie infrastrutture e di distribuire meglio i flussi». Ci sono anche le criticità generali del comparto che lentamente sta superando: «Con questo dicastero - ha detto Garavaglia - si supera il problema della frammentazione delle competenze. Già averlo istituito mette un po’ di ordine. Negli anni abbiamo avuto problemi di promozione e abbiamo già condiviso con le Regioni una promozione unitaria dell’Italia.

La crisi aiuta a fare ordine. C’è la consapevolezza da parte di tutti».

L'annuncio: «Una banca dati unitaria per le strutture ricettive»

Uno dei capisaldi di questa piccola rivoluzione è una «banca dati unitaria per le strutture ricettive: in due settimane abbiamo chiuso la mappatura. Significa che tutte le strutture entrano in un unico contenitore». Un altro passo fondamentale, ancora in divenire però, punta a un accordo con i grandi operatori: chiunque verrà in Italia, o un italiano che si sposta, si registrerà in una banca dati al fine di avere un dato uniforme, tracciato per la sicurezza anche da un punto vista sanitario e anche per i controlli di carattere fiscale. Per il ministro, inoltre, «consente di migliorare l’offerta: avere una mappatura dei clienti sul territorio consente di fare offerte mirate. Quando si ripartirà al 100% avremo il turismo massivo concentrato nel tempo e nello spazio». Chiaramente, questo è un anno di transizione. E anche un po’ troppo ingessato secondo la visione del ministro. Al di là dei tanti accordi bilaterali con paesi extra Ue, a livello europeo partirà il green pass ma Garavaglia si sente le mani legate in casa. «Il ministero della Salute ha un atteggiamento ancora troppo prudenziale e onestamente è anche ingiustificato visti i dati, con praticamente tutta l’Italia in zona bianca, ma finché il Cts non cambia le regole noi ci teniamo queste». Un ragionamento anche rispetto all’opportunità di fare in modo che la doppia vaccinazione funzioni come pass, come in Francia, per far arrivare più facilmente i turisti stranieri in Italia. Garavaglia ha quindi detto che al prossimo consiglio dei ministri porrà il tema. «Il green pass europeo quando sarà effettivo? Dal primo luglio, così dice l’Europa, però c’è l’intenzione di anticiparlo. Singoli Stati ne anticipano pezzi, è chiaro che anche noi abbiamo tutto l’interesse ad anticipare. Per me anche domani».

Emiliano: «Puglia al lavoro per il turismo in sicurezza»

E la Puglia che ospita il ministro - oggi ancora appuntamenti tra Taranto e Fasano - sta lavorando per un turismo in sicurezza perché, ha detto il presidente della Regione Michele Emiliano, anche lui tra gli ospiti dei panel, «negli spazi che la pandemia ci lascia, bisogna lavorare. Nulla è blindato, siamo vaccinati, però sapete bene che in questo momento stiamo monitorando con grande attenzione questa variante indiana che è arrivata in Puglia e che non è sensibilissima al vaccino». «Credo che la svolta è arrivata - ha concluso il governatore - Il clima, che da noi è favorevole, e i vaccini rendono possibile una maggiore fiducia nell’organizzare eventi, incontri e anche nel gestire le attività economiche».
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