Turismo 2023, il report di Demoskopica: attesi 68 milioni di turisti. La Puglia una delle destinazioni più scelte

Turismo 2023, il report di Demoskopica: attesi 68 milioni di turisti. La Puglia una delle destinazioni più scelte
di Tommaso PANZA
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:23

L’Italia va incontro alla prossima stagione estiva, e come ogni anno il Belpaese si prepara a registrare numeri record per quel che riguarda i flussi turistici. Secondo l’ultimo rapporto sul turismo diffuso dall’istituto Demoskopika, da giugno a settembre sono attesi ben 68 milioni di visitatori con una previsione di circa 267 milioni pernottamenti (presenze). Secondo il nuovo report ci sarà un trend positivo anche sulla spesa turistica: stimati circa 46 miliardi di euro, con una crescita del 5,4% rispetto al 2022.

I numeri della stagione pugliese

La Puglia resta naturalmente una delle mete più ambite, specialmente per chi arriva dall’estero, e rispetto al 2022 si prepara a ricevere 2,8 milioni di visite (+3,4%) per un totale di 12,5 milioni di presenze (+2%), nonché un aumento della spesa turistica del 2,8%, una cifra pari a 1,7 miliardi.

Per le province pugliesi dunque un incremento di quelli che erano già stati i numeri incredibili del 2022, presentati al Bit 2023 di Milano lo scorso febbraio.

Durante la fiera meneghina era stata infatti esposta l’analisi dei flussi del 2022, realizzata dalla Regione Puglia, in cui si attestava un movimento turistico finalmente rigenerato con cifre addirittura superiori all’ultimo periodo prima dell’emergenza sanitaria segnata dal Covid (+8,5 % gli arrivi e +11% le presenze dall’estero rispetto al 2019).

Le stime incredibili per la nostra regione erano già state in qualche modo anticipiate dalla massiccia presenza turistica registrata negli aeroporti di Bari e Brindisi già a partire da febbraio, con un aumento complessivo del 20,8% di passeggeri tra arrivi e partenze rispetto allo stesso periodo del 2022. Un dato che Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti Puglia, aveva definito “un risultato più che soddisfacente”.

Turismo 2023: “Tourism Forecast Summer 2023” i dati nazionali forniti da Demoskopika

Buone notizie dunque in vista del prossimo triennio estivo. Quando si parla di turismo dall’estero l’Italia resta sempre una delle destinazioni più frequentate al mondo, e ogni anno le proiezioni in questo senso sembrano destinate a crescere. Il quadro sull’imminente stagione estiva fornito dal report di Demoskopika “Tourism Forecast Summer 2023” registrerebbe un incremento dei flussi turistici in Italia: oltre 68 milioni di arrivi (+4,3%) e quasi 267 milioni di presenze (+3,2%) rispetto al 2022 in si sono registrati 65,2 milioni di arrivi e oltre 258 milioni di pernottamenti.

Oggi a scegliere una meta italiana sono circa 35,3 milioni di turisti provenienti da paesi esteri, equivalenti al 51,7% del flusso di turismo totale, una presenza che contribuirebbe a generare ben 131,5 milioni di pernottamenti. Fondamentale anche l’incremento della spesa turistica che potrebbe addirittura raggiungere 46 miliardi, una crescita importantissima del 5,4% rispetto ai mesi estivi del 2022.

Fondamentali anche le previsioni per quel che riguarda l’Emilia Romagna, colpita negli ultimi giorni dalla tragedia delle alluvioni territoriali e per i quali i danni a oggi restano ancora incalcolabili. Nonostante questo però la regione emiliana resta tra le prime dieci destinazioni italiane per quanto riguarda l’aumento delle visite proveniente dall’estero: 6,3 milioni, un aumento del 4% rispetto ai 6,1 milioni del 2022. Ma non è tutto, le stime di Demoskopika, rispetto al 2022 registrano anche un importante aumento per quel che concerne le presenze sul territorio regionale romagnolo: 27,3 milioni (+1,8%). Solo Veneto e Toscana ne registrano di più rispettivamente con 46 e 29 milioni.

I dati per regione

L’analisi di Demoskopika riporta tutti i numeri riguardanti i territori regionale e i loro rispettivi aumenti in termini di arrivi e presenze.

  • Abruzzo: arrivi 976mila (+0,2%) - presenze 4,8 milioni (+3,4%).
  • Basilicata: arrivi 466mila arrivi (+5,3%) - presenze 1,6 milioni (+3,1%).
  • Calabria: arrivi 1,2 milioni (+3,6 %) - presenze 6,5 milioni (+2,5%).
  • Emilia Romagna: arrivi 6,3 milioni (+4%) - presenze 27,3 milioni (+1,8%).
  • Friuli Venezia-Giulia: arrivi 1,6 milioni (+3%) - presenze 6,7 milioni (+2,8%).
  • Lazio: arrivi 5 milioni (+5,9%) - presenze 16 milioni (+3,8%).
  • Liguria: arrivi 2,8 milioni (+3,2%) - presenze 9,8 milioni (1%).
  • Lombardia: arrivi 7,4 milioni (+4,4%) - presenze 22 milioni (+4%).
  • Marche: arrivi 1,6 milioni (+2,7%) - presenze 8,7 milioni (+3,4%).
  • Molise: arrivi 75mila (+7,3%) - presenze 300mila (+12,4%).
  • Piemonte: arrivi 2,6 milioni (+2.7%) - presenze 7,3 milioni (+1,1%).
  • Puglia: arrivi 2,8 milioni (+3,4%) - presenze 12,5 milioni (+2%).
  • Sardegna: arrivi 2,8 milioni (+3,4%) - presenze 13,8 milioni (+2,4%).
  • Sicilia: arrivi 2,87 milioni (+3,5%) - presenze 9,5 milioni (+3,1%).
  • Toscana: arrivi 7,4 milioni (+3,9%) - presenze 29 milioni (+3,2%).
  • Trentino Alto Adige: arrivi 5,9 milioni (+6,3%) - presenze 26,4 milioni (+6,7%).
  • Umbria: arrivi 1,1 milioni (+0,1%) - presenze 3,5 milioni (+0,5%).
  • Valle d’Aosta: arrivi 643mila (+6,0%) - presenze 1,7 milioni (+4,8%).
  • Veneto: arrivi 10,8 milioni (+4,7%) - presenze 46 milioni (+3,1%).

Raffaele Rio: “Il governo continui nell’azione di ripresa del turismo”

«Le nostre previsioni per l’imminente stagione estiva – dichiara il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – confermano le stime sull’andamento annuale diffuse nei mesi scorsi». «Al netto di scenari inclusi nei previsti margini di errore, si potrebbe registrare il valore più alto, dal 2000 ad oggi, sia degli arrivi che delle presenze». «Adesso il governo continui nell’azione di ripresa del turismo offrendo una visione maggiormente sistemica alla programmazione turistica per i prossimi anni, ad oggi, ancorata prioritariamente alle sole imprese e insufficientemente a territori e mercati». «Una carenza di visione che si potrebbe ripercuotere negativamente nei prossimi anni sulle imprese stesse».

«Insomma – continua Raffaele Rio – il sistema turistico italiano necessita, oltre che di ossigeno per rialzarsi, anche di un’offerta territoriale integrata, di innovativi prodotti legati ai comportamenti di consumo turistico dei mercati (italiano ed estero)».

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