No alle trivelle nello Jonio, protesta a Policoro dei governatori di Puglia, Basilicata e Calabria. Emiliano: determinati a fare il nostro dovere

No alle trivelle nello Jonio, protesta a Policoro dei governatori di Puglia, Basilicata e Calabria. Emiliano: determinati a fare il nostro dovere
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Mercoledì 15 Luglio 2015, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 11:27

POLICORO (MATERA) - Alcune centinaia di persone hanno partecipato stamani a Policoro ad un corteo - appoggiato fin dai giorni scorsi dai presidenti delle Regioni Basilicata, Calabria e Puglia, Marcello Pittella, Mario Oliverio e Michele Emialiano - per opporsi alla possibilità, prevista in atti del Governo, di trivellare il Mare Jonio alla ricerca di petrolio.

Il corteo ha percorso circa due chilometri e si è concluso proprio con i comizi di Pittella, Oliverio ed Emiliano, che sono stati anche contestati da rappresentanti di gruppi politici - come il M5S e Fratelli d'Italia - e associazioni ambientaliste, convinti che le tre Regioni si siano opposte in modo "troppo morbido" alle scelte del Governo.

Parlando ai manifestanti, Pittella - ha reso noto l'ufficio stampa della giunta regionale lucana - ha annunciato la presentazione di una "proposta di dialogo" al Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, "per evitare - ha aggiunto - azioni più consistenti contro le trivellazioni nello Jonio". Oliverio ha definito il mare "una risorsa per il turismo e lo sviluppo non soltanto della Calabria", mentre Emiliano ha detto che "Basilicata, Calabria e Puglia sono contro le trivelle senza se e senza ma" e, alla fine del suo intervento, quello conclusivo, ha intonato "Bella ciao".

Emiliano - "Noi pugliesi siamo al fianco dei nostri fratelli calabresi, della Basilicata, del Molise, dell'Abruzzo, delle Marche e dell'Emilia e soprattutto siamo determinati a fare il nostro dovere", ha spiegato Emiliano rivolgendosi dal palco ai cittadini e sindaci presenti alla manifestazione. "Noi siamo la forza della costituzione repubblicana - ha continuato -, siamo la storia della resistenza, dell'antifascismo, siamo la gente che sa difendere il suo mare. Abbiamo intenzione di sostenere il referendum che abroga lo Sblocca Italia, abbiamo intenzione di sostenere tutte le regioni che si opporranno ai decreti autorizzativi delle trivelle e sono venuto qui a dirvelo senza se e senza ma".

"Stiamo organizzando un collegamento - ha annunciato Emiliano - che parte dall'Emilia Romagna e arriva alla Calabria. Chi è a difesa del mare, chi è a difesa del creato non può non essere con noi, deve essere con noi". Per Emiliano "andare a cercare petrolio di bassa qualità peraltro all'indomani dell'accordo Iran-Usa sembra insensato. A breve tutti i paesi occidentali verranno invasi da petrolio di alta qualità di nazionalità iraniana. Tutte le regioni adriatiche e ioniche sono sulla stessa posizione. Sono convinto che con l'impugnativa dello Sblocca Italia - la Puglia ha già impugnato tutti i sei articoli dello Sblocca Italia - o con il referendum potremo salvaguardare il nostro mare".

Rivolgendosi ad un gruppo di contestatori, infine, Emiliano ha detto: "Capisco che non tutte le organizzazioni politiche sono costruite sul rispetto dell'avversario. Non tutte usano la ragione ma la pancia. Noi non siamo fascisti, siamo democratici. Usiamo la ragione e siamo stanchi delle chiacchiere e dell'opposizione senza senso. Le fasce tricolore che sono qui oggi daranno a tutti noi la forza e l'energia per reagire a questo modo di fare".

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