Trasporti, rischio caos nelle scuole di Puglia. Pass base sui bus: «Ma le multe sono impossibili»

Trasporti, rischio caos nelle scuole di Puglia. Pass base sui bus: «Ma le multe sono impossibili»
di Rita DE BERNART
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Lunedì 6 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 11:37

È caos per l’obbligo di green pass base per accedere ai mezzi del trasporto pubblico locale. Tra le varie norme introdotte da Palazzo Chigi per contenere il contagio è questa quella che genera più dubbi e incertezze. Nodo principale quello delle multe, ma si temono anche il disordine e le eventuali conseguenze che i controlli per la validità del green pass potrebbero avere sulla tabella di marcia, generando ritardi a catena dei treni, tenuto conto delle coincidenze, e dei bus. Ritardi che danneggerebbero anche gli utenti e in particolare i ragazzi che vanno a scuola. Le aziende di trasporto pugliesi si dicono tuttavia pronte e disponibili alla massima collaborazione con le forze dell’ordine. 

Le sanzioni e i controlli


Il Governo ha chiarito che le verifiche dovranno essere fatte a campione dagli ufficiali di polizia. Ma anche il personale delle aziende di trasporto pubblico locale è autorizzato a verificare se il passeggero è in regola. La normativa però non consente in questo caso ai controllori di elevare una multa al trasgressore, come avviene invece per chi viene colto a viaggiare senza biglietto. «Come sempre – commenta Antonio Enrico Ponzo, amministratore unico di Stp Lecce – i chiarimenti arrivano all’ultimo e su questo tema dei controlli e delle multe c’è ancora confusione.

Noi siamo pronti a collaborare con le forze dell’ordine per fare il massimo. Abbiamo la piena competenza del controllo per ciò che riguarda i nostri dipendenti, ma non per gli utenti. Quello che pare certo è che i controlli si dovranno fare in salita e in discesa, ma nel caso in cui si faccia all’ingresso immaginiamo i ritardi e il caos che questo potrebbe generare. Anche solo controllare 4-5 persone a ogni fermata farebbe accumulare un ritardo ingestibile. Ma faremo del nostro meglio, collaborando al massimo con le forze dell’ordine e anche noi, in linea con altre regioni con le quali ci confrontiamo, faremo dei controlli a campione. In caso di infrazione della norma non possiamo comunque emettere le multe. Anche perché questo comporterebbe delle competenze specifiche da parte di chi eleva la sanzione. Qui siamo di fronte a norme di natura sanitaria e credo manchino i presupposti di natura giuridica». 

I possibili disagi


Ma i disagi per i ragazzini che si recano a scuola e per le famiglie sono anche relativi all’ottenimento del green pass. I ragazzi che non hanno ancora compiuto 12 anni non possono ricevere il vaccino, neanche quelli che compiranno gli anni entro fine dicembre, e rischiano di passare il Natale senza green pass a meno di fare un tampone ogni due giorni. Ma ce ne anche sono molti altri, minorenni, che frequentano gli istituti superiori  e per i quali i genitori hanno scelto di non aderire alla campagna vaccinale. In ogni caso se anche decidessero di fare la prima iniezione per avere il certificato base dovranno attendere 15 giorni dalla prima dose. Un problema,questo, che coinvolge gli studenti che devono prendere il bus fino al 21 dicembre e poi dal 7 gennaio, al ritorno in classe. Tutti dovranno dunque fare un tampone antigenico ogni 48 ore o un molecolare ogni 72 per usufruire del servizio pubblico per recarsi a scuola. Con costi elevati. Motivo per il quale, il governo starebbe pensando di ridurre o addirittura azzerare il costo del test per gli studenti al fine di garantire il diritto all’istruzione senza carichi ulteriori sulle famiglie.

La campagna di informazione


Le aziende e le associazioni di categoria intanto hanno predisposto una campagna di informazione per i pendolari. «Il controllo non spetta a noi – commenta Matteo Colamussi, direttore generale di Asstra Puglia- ma siamo favorevoli a questo provvedimento e metteremo a disposizione la nostra consueta collaborazione con le forze di polizia. Intanto in attesa dei chiarimenti arrivati solo due giorni fa le aziende si erano già organizzate per avviare l campagna di comunicazione e sensibilizzazione. Nelle stazioni sono già partiti gli annunci dell’obbligo di green pass per prendere il treno e nei bus ci sono i manifesti informativi. Certo c’è da considerare il caos e i ritardi che ciò potrebbe comportare. E’ vero che si tratta di controlli a campione ma anche solo controllare qualche utente ad ogni fermata significa accumulare potenziali minuti di ritardo».

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