Noleggio pullman e mezzi con conducente, aziende in piazza, bloccata Bari. «La Regione intervenga o il settore collasserà»

Noleggio pullman e mezzi con conducente, aziende in piazza, bloccata Bari. «La Regione intervenga o il settore collasserà»
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Mercoledì 3 Giugno 2020, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 14:39

Con i pullman hanno formato la scritta Puglia nello slargo davanti allo stadio San Nicola dove hanno organizzato la protesta, a Bari. Anche nella nostra regione, infatti, si sta svolgendo la mobilitazione nazionale di tutte le aziende di noleggio pullman e mezzi con conducente (così detti NCC), in merito alla grave emergenza economica che ha colpito il settore, in seguito all'emergenza Covid-19. 
 


In piazza i rappresentanti di tutte le aziende pugliesi di autobus turistici, che hanno poi raggiunto la sede della Regione in via Gentile con un centinaio di autobus e diversi minibus. La protesta si svolge pacificamente, nonostante i grandi disagi alla circolazione stradale. Le aziende chiedono aiuti economici concreti per fronteggiare la crisi, insieme a regole certe e chiare sulla ripresa del lavoro e, dunque, sul distanziamento da mantenere nei mezzi e sul numero dei viaggiatori da ospitare. 



«Il governo centrale - ha dichiarato il consigliere regionale Mario Conca -, per questa categoria che interconnette l'infrastruttura turistica nazionale, non ha previsto aiuti né con il Cura Italia né con il decreto Rilancio, al netto delle 600 euro, per chi li ha avuti, ma che sono pochissima cosa per chi ha costi fissi per decine di migliaia di euro mensili. La stragrande maggioranza dei dipendenti sono senza stipendio da febbraio perché la cassa integrazione non è ancora arrivata. La regione Puglia, a differenza di altre regioni italiane che hanno assicurato un contributo di 2000 euro, non ha previsto agevolazioni. Avrebbero potuto eliminare per un anno il bollo, avrebbero potuto incontrarli preventivamente come dovrebbe fare un bravo amministratore, avrebbero potuto prevedere contributi una tantum, avrebbero potuto rassicurarli prospettandogli la possibilità di essere impiegati per garantire il distanziamento sociale alla ripartenza delle scuole. La politica deve preoccuparsi di questi imprenditori e professionisti del trasporto viaggiatori su strada, deve aiutarli in tutti i modi ad attraversare il guado e le sabbie che da dorate sono diventate mobili e rischiano di inghiottirli per sempre».

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