Tirocinanti Oss: «Fermi da tre mesi senza conoscere il nostro futuro»

Tirocinanti Oss: «Fermi da tre mesi senza conoscere il nostro futuro»
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Giovedì 7 Maggio 2020, 19:09 - Ultimo aggiornamento: 19:11
Sono fermi dall'inizio dell'emergenza, beffati dalle sole due settimane mancanti alla fine del corso di abilitazione e impossibilitati a svolgere qualsiasi altro lavoro. E' la situazione dei tirocinanti Oss, che in Puglia come altrove hanno visto le loro scuole chiudere i battenti per fare fronte alla pandemia, ma che ad oggi non sanno cosa ne sarà di loro.
In una lettera aperta al governatore di Puglia, Michele Emiliano e all'assessore regionale Sebastiano Leo, scrivono: «Siamo un gruppo di tirocinanti Oss pugliesi che avevano quasi finito il loro percorso di formazione; purtroppo la pandemia da coronavirus ha messo momentaneamente fine ai nostri sogni di aiutare le persone in difficoltà e i più fragili che, soprattutto in questo momento, contano anche sulla nostra competenza.
Sono passati tre mesi - proseguono nella loro lettera - da quando, da un giorno all'altro, ci è stato ordinato di non svolgere più il tirocinio in ospedale per ovvie ragioni; e pure mancavano solo due settimane, dopo un anno intero di sacrificio e impegno costante nell'affrontare un così impegnativo corso. Noi siamo molto preoccupati soprattutto per l'incertezza che si prospetta davanti a noi, non abbiamo nessun punto fermo su come e quando potremo finire le ore restanti di tirocinio. Ed è importante anche ricordare che il governo centrale non ha previsto nessun tipo di sostegno economico per la nostra categoria anche visto che noi da marzo 2019 siamo impossibilitati a svolgere alcun tipo di lavoro, pena l'esclusione dal corso Oss». «Ora più che mai - concludono - non vogliamo fare polemiche inutili ma anzi cercare di essere d'aiuto e fare squadra con l'amministrazione è che gestisce i tirocini regionali: tutti insieme possiamo dare un contributo concreto ai nostri concittadini pugliesi visto che ora più che mai ne hanno bisogno. Per questo invitiamo chi di dovere a trovare insieme agli enti di formazione una soluzione pratica e veloce per far sì che la nostra preparazione non venga sprecata: c'è bisogno di sostegno per le persone più fragili e noi siamo pronti a mettere le nostre capacità al servizio di tutti; insieme possiamo trovare la soluzione. Siamo certi della vostra comprensione.»

 
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