Vaccini, ecco chi rifiuta la terza dose. Vernaglione: «Dubbi anche per le campagne dei no vax»

Vaccini, ecco chi rifiuta la terza dose. Vernaglione: «Dubbi anche per le campagne dei no vax»
di Paola COLACI
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Domenica 3 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 14:31

Dubbi e perplessità, soprattutto in relazione agli effetti collaterali della terza dose, che in alcuni casi si traducono in un secco rifiuto alla somministrazione del richiamo del vaccino. Le Asl pugliesi hanno già incassato i primi “no” all’inoculazione da parte dei “fragilissimi”. E la campagna anti-Covid avviata lo scorso 20 settembre per i pazienti trapianti, dializzati e affetti da patologie immuncompromissive in tutta la regione stenta a decollare. A certificarlo è la Fondazione Gimbe che nei giorni scorsi, sulla base dell’ultimo report settimanale, ha reso noto come il tasso di copertura con terza dose destinato sia pari al 3.2%. Una percentuale sotto la media italiana che al momento si attesta al 6.6%. 

Asl Brindisi, Vernaglione: «Paura di effetti collaterali e dubbi per le campagne anti-vax»

Numeri che non devono allarmare, secondo l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco: «Del resto si avvia una nuova fase del piano vaccinale che possiamo definire come il passaggio dallo sprint alla maratona - ha spiegato l’assessore l’epidemiologo - l’esperienza maturata nei mesi scorsi e che ha portato la Puglia ai vertici delle coperture vaccinali ora servirà a rendere questa vaccinazione strutturale e sempre più integrata con le altre importantissime vaccinazioni offerte dal servizio sanitario regionale, a partire da quella influenzale che partirà nelle prossime settimane». Eppure le Asl continuano a incassare più di un rifiuto. E a confermarlo è il  direttore del reparto di Nefrologia dell’ospedale “Perrino” di Brindisi Luigi Vernaglione. «Rispetto all’adesione massiva delle prime due dosi per trapiantati di rene e dializzati - ha rilevato Vernaglione  - abbiamo riscontrato una leggera flessione, almeno per quanto riguarda gli emodializzati». Secondo il direttore di Nefrologia, la maggior parte dei pazienti si è vaccinata con la terza dose. «Ma alcuni hanno manifestato dubbi che possono essere legati alla paura di effetti collaterali e in certi casi alle campagne anti-vax degli ultimi tempi - ha chiarito Vernaglione - In ogni caso riusciremo a convincere questi pazienti che la vaccinazione, soprattutto in situazioni di fragilità, è la scelta migliore».
Intanto in vista dell’avvio della campagna di somministrazione della terza dose anche agli anziani over 80, agli ospiti delle Rsa e ai sanitari over 60, il direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro ha trasmesso una circolare alle Asl e agli ospedali con le indicazioni per l’organizzazione della nuova fase della campagna.

La dose “booster” dovrà essere somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose. E alle vaccinazioni parteciperanno anche i medici di medicina generale ai quali è affidato il compito di immunizzare i pazienti over 80 che non possono raggiungere gli hub e necessitano di essere vaccinati a domicilio. Ma a breve la vaccinazione anti-Covid potrà essere effettuata anche in farmacia a breve.

Nuovi contagi e incidenza sotto la soglia dell'1%

Sul fronte dei contagi, infine, ieri in Puglia sono stati registrati 138 casi su 14.228 test per l’infezione da Covid, con una incidenza ancora in calo rispetto ai giorni precedenti e pari allo 0,96%. Il bollettino regionale fa registrare, inoltre, il decesso di una persona. Rispetto alla distribuzione territoriale dei nuovi positivi, 37 casi sono stati rilevati in provincia di Bari, 29 nel Leccese, 28 nel Tarantino, 19 nella provincia Bat, 17 nel Foggiano, 8 nel Brindisino. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati più di 3 milioni e 700mila test e sono 2.566 i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 268.950 e sono 259.589 i pazienti guariti.

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