Terze dosi in Puglia, i numeri crollano nei weekend. Lopalco: «Al cenone di Natale solo i vaccinati»

Terze dosi in Puglia, i numeri crollano nei weekend. Lopalco: «Al cenone di Natale solo i vaccinati»
di Maria Claudia MINERVA
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Martedì 16 Novembre 2021, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 08:19

Domenica in Puglia sono state somministrate soltanto 40 dosi di vaccino anti-Covid. Di solito nei giorni festivi le cifre calano - comprese quelle relative alle terza dose - ma quelle rilevate il 14 novembre sono davvero basse. Come ha sottolineato ieri il fisico Roberto Battiston, «se si ammalasse una percentuale tra il 5 e il 10% del 7 milioni di non vaccinati il sistema sanitario sarebbe in ginocchio, non reggerebbe». Battiston ha anche affermato che l'Italia potrà reggere questa situazione, con i vaccini che hanno contenuto i danni delle varianti, solo fino a Natale: presumibilmente si arriverà a contare 25/30 mila casi al giorno e, se le terze dosi non avranno ingranato e non sarà partita la campagna degli under 12, secondo lui potrebbero esserci serie difficoltà.

L'allarme di Amati (Pd): «In un giorno solo 40 dosi»

Puntare sui vaccini è essenziale, ma la nostra regione sembra stia rallentando. «Adesso sono davvero preoccupato e allibito - ha dichiarato il consigliere regionale, nonché presidente della Commissione Bilancio, Fabiano Amati, commentando i numeri dei vaccini somministrati domenica in Puglia -. Solo 40 dosi in tutta la Regione, ma stiamo scherzando? E mentre l'Olanda fa scattare il lockdown, nella nostra regione di domenica vacciniamo solo 40 persone. Così ci schiantiamo contro il virus. Di nuovo». Effettivamente il bollettino dice che domenica 14 novembre sono state somministrate 40 dosi, meno 1.598 dosi rispetto al 13 novembre, meno 12.172 dosi rispetto al 12 novembre e meno 13.289 dosi rispetto all' 11 novembre. Le 40 dosi somministrate ieri sono così state suddivise: 26 addizionali, 12 richiami, 0 prime dosi, 2 seconde dosi e 0 a persone con pregressa infezione.
«Le dosi addizionali somministrate sinora, cioè quelle destinate alle persone trapiantate, immunodepressi e pazienti oncologici, sono 17.325, su un totale complessivo di 155.641. Ne restano dunque da vaccinare con dose addizionale 138.316 - aggiunge Amati, snocciolando i numeri -. Le dosi di richiamo (booster) somministrate sinora, cioè quelle destinate per ora a persone ultra sessantenni e operatori sanitari, sono 122.924, su un totale complessivo di 305.806. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 182.882. I vaccinati totali con dose addizionale e richiamo sono 140.249 su un totale di 461.447, pari al 30,39 per cento. Ne restano da vaccinare 321.198».

Puglia in fondo alla classifica: dose booster solo al 3% dei residenti

 Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al diciassettesimo posto con lo 0,44 per cento.

Nel dettaglio: dodicesima nella fascia d'età 12-19, diciassettesima nella fascia 20-29, dodicesima nella fascia 30-39, undicesima nella fascia 40-49, decima nella fascia 50-59, sedicesima in quella 60-69 anni, sedicesima nella fascia 70-79 anni, diciassettesima nella fascia 80-89 anni, dicioannovesima nella fascia dai 90 anni in su. Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose di richiamo (booster) la Puglia è in generale al sedicesimo posto con il 3,13 per cento. Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 4,1 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 20 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 158 su 2745 posti letto disponibili. Nel frattempo, ieri l'indice dei positivi è salito allo 0,82% rispetto allo 0,68% di ieri e all'1,40% di sabato. E sempre ieri è stato registrato un decesso rispetto allo 0 di sabato.

Lopalco: «Al cenone di Natale si inviti solo chi è vaccinato»

Per aumentare le vaccinazioni anti-Covid «esiste anche un altro modo a cui stiamo ricorrendo poco, ovvero quello del sentimento sociale: io a casa mia a cena un mio conoscente o un mio amico non vaccinato non lo invito. Se tutti quanti cominciassimo a dire che se non sei vaccinato al cenone di Natale non ci vieni, credo che qualche altra vaccinazione si recupererà» ha detto l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, ex assessore alla Sanità della Puglia, ospite a TimeLine su SkyTg24. Sulla possibilità di intervenire con una stretta sul green pass, Lopalco ha suggerito che «si potrebbe limitare la validità certificato, ovvero: lo si rilascia solo se o si è avuta l'infezione naturale, quindi se si è guariti dal Covid, o se si è vaccinati o se si ha una esenzione medica. Evitiamo quindi di fare un tampone per il green pass ogni 3 giorni. Già questo significherebbe che nel mio luogo di lavoro mi ritrovo un collega non vaccinato. Io penso che questo sarebbe ancora una volta aumentare il livello di incentivo a vaccinarsi».
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